A TUTTI I SINDACATI DI BASE
A tutte le forze solidali
con la lotta dei lavoratori della logistica
La
repressione dei padroni delle cooperative della logistica, fatta di attacchi
pesanti, di aggressioni ai presidi di lotta, con l'uso di squadrismo di capi,
padroncini, manovalanza servile, fino all'uccisione mesi fa di un operaio
egiziano, fatta di licenziamenti, di denunce, provocazioni, contro le
necessarie e giuste lotte dei lavoratori della logistica contro il moderno
schiavismo, sta diventando endemica, sempre più pesante, con polizia,
prefettura, istituzioni che o contribuiscono alla repressione o col loro
silenzio sono comunque complici. Questa repressione ora punta ad attaccare
direttamente l'organizzazione di base, di classe dei lavoratori, perchè senza
sindacato di classe i lavoratori possano essere meglio supersfruttati, non
riconosciuti i loro diritti fondamentali, divisi. Questo è il significato
principale dell'ultimo pesantissimo atto repressivo.
11
lavoratori, tra cui 4 delegati dello Slai Cobas per il sindacato di classe dei
magazzini Kamila di Brignano (BG) sono stati licenziati e tutto fa pensare che
sono in arrivo altri licenziamenti. Gli operai di Brignano hanno ripreso da
mesi la lotta; il loro esempio, il loro coraggio, determinazione a non farsi
piegare sono diventati anche un esempio e altre realtà di operai della zona si
organizzano e scendono in lotta; la loro lotta ha costretto Asl, Dpl a fare
accertamenti sulla sicurezza, sull'attacco alla salute, sulla violazione
permanente di diritti contrattuali e legislativi. E' tutto questo ora, con
questi 11 licenziamenti, che si vuole fermare; tutto questo - insieme alle
migliaia di iniziative, manifestazioni nella zona, denunce pubbliche,
controinformazione nei supermercati, in cui dietro le merci c'è sudore, fatica,
attacco alla salute, neo schiavismo - colpisce al cuore i padroni delle cooperative
ed è una “spina nel fianco” non “domabile”. Per questo ora si punta tagliare la
“testa” di questa lotta, attaccare direttamente la sua organizzazione
sindacale.
Questo
attacco repressivo riguarda tutti, tutti i sindacati di base, tutte le organizzazioni
costruite direttamente dai lavoratori. Siamo ad un fascismo padronal/statale
che utilizza anche il ricatto dello status di immigrati dei lavoratori della
logistica, per ricattarli, piegarli, dividerli.
ED E'
PROPRIO LA DIVISIONE CHE DOBBIAMO IMPEDIRE!
La realtà
dei lavoratori della logistica così vasta, così importante, così centrale oggi
nella lotta di classe, non si può pensare di affrontarla ogni realtà per
proprio conto. Ci sono momenti, come questi, in cui la migliore risposta è
l'unità di tutte le forze del sindacalismo di base, di classe; questo mette in
difficoltà padroni e Istituzioni e incoraggia e fa sentire più forti gli
operai. I lavoratori della logistica dello Slai Cobas per il sindacato di
classe sono stati sempre presenti in passato nei momenti in cui altri
lavoratori, altri sindacati di base venivano attaccati, perchè come hanno
sempre detto i lavoratori di Bergamo: Se colpiscono uno, colpiscono tutti!
Chiediamo
che ogni realtà dei lavoratori, ogni organizzazione sindacale veda come proprio
questo pesante attacco che sta avvenendo verso i lavoratori di Kamila, non li
lascino soli, E SI RISPONDA TUTTI INSIEME!
Lo stesso
chiediamo a tutte le realtà sociali, il cui sostegno alla lotta è sempre
importante.
PER
QUESTO INVITIAMO PER DOMENICA 9 APRILE ORE 9,30 A MILANO PRESSO IL CS
TRANSITI tutti i sindacati di base e le forze solidali PER ORGANIZZARE
INSIEME UNA RISPOSTA UNITARIA ALLA REPRESSIONE contro i lavoratori della
logistica.
29.3.17
SLAI
COBAS per il sindacato di classe - coordinamento nazionale
SLAI
COBAS SC - Bergamo
per info-
contatti: slaicobasta@gmail.com – T/F 0994792086 – 3475301704
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