Mamma licenziata durante il
congedo per il figlio disabile, il giudice di Mantova: "No al reintegro,
il motivo è la crisi"
Accolte le
motivazioni dell'azienda: è stato un licenziamento collettivo. La donna ha
accettato la proposta di conciliazione
14 dicembre
2017
Veronica P.,
la mamma di Castiglione Mantovano lasciata a casa durante
il congedo per assistere il figlio disabile, non riavrà il suo posto di lavoro. Nessun reintegro,
ha stabilito il tribunale, pronunciandosi sulla vicenda della donna che ha 33
anni che aveva tentato di opporsi alla Consulmarketing, azienda di Milano che
si occupa di rilevazione prezzi. Il suo caso, arrivato a pochi giorni dal
licenziamento da parte di Ikea della
mamma che non riusciva a rispettare i turni, aveva avuto ampia eco.
Alla fine, quindi, la donna si è vista costretta ad accettare la proposta di conciliazione fatta dall'azienda. Nello specifico, il giudice ha riconosciuto le ragioni della società: la donna era stata lasciata a casa insieme ad altri 349 lavoratori, nell'ambito di una procedura di licenziamento collettivo per crisi aziendale e non per il congedo ottenuto per occuparsi del figlio disabile.
L'azienda, inoltre, ha dimostrato di aver spedito con raccomandata la lettera di licenziamento. Lettera che, probabilmente, è rimasta in giacenza in posta. Mentre la 33enne sosteneva di non aver ricevuto comunicazione. La cifra che le è stata offerta non è stata resa nota per un patto di riservatezza.
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