domenica 13 gennaio 2019

12 gennaio - Malasanità: dallo Slai Cobas sc Policlinico PA


LE CRONACCHE DI TUTTI I GIORNI DIMOSTRANO AMPIAMENTE CHE LA MALASANITA’ DILAGA SEMPRE PIU’ DAL SUD AL NORD, MA IL GOVERNO INGANNAPOPOLO, DEL “TUTTO TUTTO/NIENETE NIENTE!” DI SALVINI/DI MAIO, PER BOCCA DEL SUO ”NOTAIO” CONTE, HA AVUTO LA SPUDORATEZZA DI VANTARSI DELLA SANITA’ ITALIANA, AL FINE DI RIDURNE A SUA VOLTA LA SPESA, COLPENDO ANCOR PIU’ MALATI E LAVORATORI DEL COMPARTO

ALLA FACCIA DEL “GOVERNO DEL CAMBIAMENTO E DEL POPOLO!”

Un altro caso eclatante, che sembra inverosimile e che denota la malasanità oramai imperante, è accaduto il 9 gennaio scorso a Palermo, dove una donna ha atteso circa 7 ore al pronto soccorso dell’ospedale “Villa Sofia” senza che venisse visitata, malgrado avesse avuto assegnato il codice giallo del triage. Ma quel che è altrettanto grave è che il marito, avvocato, è stato ammanettato e portato in questura per avere filmato la legittima protesta dei malati che, così come la propria moglie, aspettavano invano da ore ed ore.

Questo e molto altro di ancora più grave continua ad accadere negli ospedali, dal sud al nord del Paese, grazie ad una sempre più drastica riduzione della spesa sanitaria da parte di ogni governo di turno, nonché a disastrose riforme che hanno via via smantellato il SSN.


A fronte di ciò, la dichiarazione del burattino Conte circa “l’eccellenza della sanità italiana”,risulta solo una delle tante falsità diramate dal nuovo esecutivo, finalizzata a giustificare l’ulteriore taglio della spesa sanitaria prevista dalla nuova legge di bilancio.

E così, checché ne dica il “governo del popolo”, si continua a negare finanche il sacrosanto diritto alla salute dei malati e delle masse popolari, subordinandolo al risparmio e ai profitti delle aziende ospedaliere.

Inevitabilmente, l’ennesimo colpo di scure al SSN, oltre a colpire pesantemente malati e utenti, costretti sempre più a rinunciare a curarsi, attacca fortemente anche i dipendenti del settore, spogliandoli maggiormente dei diritti contrattuali oltreché della dignità professionale ed umana.

Il nuovo blocco delle assunzioni del personale sanitario imposto dall’attuale governo,nonostante l’atavica carenza di infermieri, medici OSS,OTA,ausiliari etc, non farà altro che incrementare il supersfruttamento di quest’ultimi con turni massacranti che aumenteranno di conseguenza lo stress lavoro-correlato e le malattie professionali. Fatto che non può che peggiorare pure la già infima qualità e quantità dell’assistenza ai malati.

Anche le briciole destinate al rinnovo dei contratti ospedalieri, dopo lunghi anni di blocco dei salari, sono la chiara dimostrazione che non si tratta affatto del governo del cambiamento, ma di una manica di buffoni e ciarlatani, in perfetta continuità coi governi precedenti della macelleria sociale!

Per non parlare del bluff della riforma delle pensioni, a cominciare dal decreto Quota cento - la cui approvazione è stata peraltro rinviata ancora una volta- che non supera la legge Fornero, ma ne è solo una piccola modifica, tra l’altro con delle penalizzazioni per i lavoratori che, a detta del sottosegretario al Lavoro Durigon, subiranno una decurtazione dell’assegno pensionistico fino al 16%, oltreché potranno avere la liquidazione del TFR/TFS solo al compimento dei 67 anni, ovvero dopo che avranno raggiunto il requisito anagrafico della legge Fornero.

Pure su “opzione donna” il governo ha mentito spudoratamente, beffandosi delle lavoratrici,dato che non si tratta di una proroga della legge Maroni, n. 243/04, bensì di un cambiamento in peggio, visto che prevede l’innalzamento di un anno dell’età, più la cd. finestra di 12/18 mesi, prima di poter ricevere l’assegno mensile e la buonuscita.

Quanto sopra porterà sicuramente pure parecchi lavoratori e lavoratrici della sanità a rinunciare al prepensionamento e ad invecchiare ulteriormente tra le corsie degli ospedali. Col risultato, beffa delle beffe, che saranno gli ammalati a dover assistere gli infermieri!

CACCIARE IL GOVERNO INGANNAPOPOLO DEL “TUTTO TUTTO/NIENTE NIENTE!”

Lavoratrici/lavoratori SLAI Cobas sc - Policlinico Palermo 12.01.2019


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