LE
CRONACCHE DI TUTTI I GIORNI DIMOSTRANO AMPIAMENTE CHE LA MALASANITA’
DILAGA SEMPRE PIU’ DAL SUD AL NORD, MA IL GOVERNO INGANNAPOPOLO,
DEL “TUTTO TUTTO/NIENETE NIENTE!” DI SALVINI/DI MAIO, PER BOCCA
DEL SUO ”NOTAIO” CONTE, HA AVUTO LA SPUDORATEZZA DI VANTARSI
DELLA SANITA’ ITALIANA, AL FINE DI RIDURNE A SUA VOLTA LA SPESA,
COLPENDO ANCOR PIU’ MALATI E LAVORATORI DEL COMPARTO
ALLA
FACCIA DEL “GOVERNO DEL CAMBIAMENTO E DEL POPOLO!”
Un
altro caso eclatante, che sembra inverosimile e che denota la
malasanità oramai imperante, è accaduto il 9 gennaio scorso a
Palermo, dove una donna ha atteso circa 7 ore al pronto soccorso
dell’ospedale “Villa Sofia” senza che venisse visitata,
malgrado avesse avuto assegnato il codice giallo del triage. Ma quel
che è altrettanto grave è che il marito, avvocato, è stato
ammanettato e portato in questura per avere filmato la legittima
protesta dei malati che, così come la propria moglie, aspettavano
invano da ore ed ore.
Questo
e molto altro di ancora più grave continua ad accadere negli
ospedali, dal sud al nord del Paese, grazie ad una sempre più
drastica riduzione della spesa sanitaria da parte di ogni governo di
turno, nonché a disastrose riforme che hanno via via smantellato il
SSN.
A
fronte di ciò, la dichiarazione del burattino Conte circa
“l’eccellenza della sanità italiana”,risulta solo una delle
tante falsità diramate dal nuovo esecutivo, finalizzata a
giustificare l’ulteriore taglio della spesa sanitaria prevista
dalla nuova legge di bilancio.
E
così, checché ne dica il “governo del popolo”, si continua a
negare finanche il sacrosanto diritto alla salute dei malati e delle
masse popolari, subordinandolo al risparmio e ai profitti delle
aziende ospedaliere.
Inevitabilmente,
l’ennesimo colpo di scure al SSN, oltre a colpire pesantemente
malati e utenti, costretti sempre più a rinunciare a curarsi,
attacca fortemente anche i dipendenti del settore, spogliandoli
maggiormente dei diritti contrattuali oltreché della dignità
professionale ed umana.
Il
nuovo blocco delle assunzioni del personale sanitario imposto
dall’attuale governo,nonostante l’atavica carenza di infermieri,
medici OSS,OTA,ausiliari etc, non farà altro che incrementare il
supersfruttamento di quest’ultimi con turni massacranti che
aumenteranno di conseguenza lo stress lavoro-correlato e le malattie
professionali. Fatto che non può che peggiorare pure la già infima
qualità e quantità dell’assistenza ai malati.
Anche
le briciole destinate al rinnovo dei contratti ospedalieri, dopo
lunghi anni di blocco dei salari, sono la chiara dimostrazione che
non si tratta affatto del governo del cambiamento, ma di una manica
di buffoni e ciarlatani, in perfetta continuità coi governi
precedenti della macelleria sociale!
Per
non parlare del bluff della riforma delle pensioni, a cominciare dal
decreto Quota cento - la cui approvazione è stata peraltro rinviata
ancora una volta- che non supera la legge Fornero, ma ne è solo una
piccola modifica, tra l’altro con delle penalizzazioni per i
lavoratori che, a detta del sottosegretario al Lavoro Durigon,
subiranno una decurtazione dell’assegno pensionistico fino al 16%,
oltreché potranno avere la liquidazione del TFR/TFS solo al
compimento dei 67 anni, ovvero dopo che avranno raggiunto il
requisito anagrafico della legge Fornero.
Pure
su “opzione donna” il governo ha mentito spudoratamente,
beffandosi delle lavoratrici,dato che non si tratta di una proroga
della legge Maroni, n. 243/04, bensì di un cambiamento in peggio,
visto che prevede l’innalzamento di un anno dell’età, più la
cd. finestra di 12/18 mesi, prima di poter ricevere l’assegno
mensile e la buonuscita.
Quanto
sopra porterà sicuramente pure parecchi lavoratori e lavoratrici
della sanità a rinunciare al prepensionamento e ad invecchiare
ulteriormente tra le corsie degli ospedali. Col risultato, beffa
delle beffe, che saranno gli ammalati a dover assistere gli
infermieri!
CACCIARE
IL GOVERNO INGANNAPOPOLO DEL “TUTTO TUTTO/NIENTE NIENTE!”
Lavoratrici/lavoratori
SLAI Cobas sc - Policlinico Palermo
12.01.2019
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