Comitato
per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
MORTI
PER AMIANTO ALLA SCALA: ALTRO RINVIO DEL PROCESSO
Altro
rinvio nel processo che vede imputati 5 dirigenti del Teatro alla
Scala (oltre alla Fondazione Teatro alla Scala e al Centro
Diagnostico Italiano) per la morte di 10 lavoratori (tra cui un
direttore d’orchestra e una cantante).
La
giudice Mariolina Panasiti oggi era ammalata e così le parti civili
dovranno aspettare ancora. Oggi era prevista la deposizione di due
testi del PM Maurizio Ascione, il Prof. Luciano Mutti arrivato nella
mattinata in aereo dagli Stati Uniti: viaggio inutile perché, alla
richiesta del PM e del giudice ‘sostituto temporaneo’ di
ascoltarlo comunque, la difesa degli imputati ha rifiutato il
consenso.
Rinvio
anche per un altro testimone – un lavoratore del Teatro della Scala
malato di mesotelioma (e il mesotelioma non è una malattia che ti
conceda tanto tempo…), che avrebbe dovuto testimoniare questo
pomeriggio.
Quindi
tutto rimandato di un mese, la prossima udienza si terrà il 27
marzo.
La
legge sarà – almeno così è scritto nelle aule – uguale per
tutti ma la giustizia non lo è per niente. Chi ha soldi e tempo può
permettersi di aspettare; chi non li ha e piange i suoi morti vede
questa “giustizia” inumana e di parte allontanarsi sempre di più.
Aspettando una giustizia che non arriva mai, altri lavoratori si sono
ammalati e due sono morti. Intanto avanza anche la prescrizione.
Ormai
l’abbiamo capito bene, i processi per le morti di decine e decine
di operai e lavoratori per amianto non si devono fare e il Tribunale
di Milano è in prima fila nell'applicare questa direttiva
assolvendo ogni volta i responsabili, tra l’altro sulla base di
argomentazioni antiscientifiche rifiutate anche dalla Suprema Corte
in una recente sentenza.
Non
ci illudiamo ma non siamo disposti ad arrenderci. Continueremo
ovunque, nei tribunali, nelle strade, a pretendere giustizia, non
solo per chi non c’è più ma perché altri non debbano percorrere
questo calvario.
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