mercoledì 27 marzo 2019

27 marzo - Monica e quella morte assurda Il dolore di amici e colleghi a Cazzano: sono sempre i lavoratori e le lavoratrici a morire, Rete Nazionale Salute e Sicurezza sul Lavoro e Territori

Un collega ha praticato per un quarto d’ora le manovre di rianimazione pur di salvarla. Lascia marito e due figli l’operaia di 50 anni morta sul lavoro. Tragedia sul lavoro nella mattinata di martedì 26 marzo a Cazzano Sant’Andrea. Un’operaia di 50 anni, Monica Cavagnis di Gazzaniga, è morta strangolata dalla sciarpa che indossava, finita negli ingranaggi di un macchinario tessile che stava controllando, all’interno del Tappetificio Radici in via Cavalier Pietro Radici. Una morte assurda, che ha lasciato nello sconcerto colleghi e amici della donna, sposata e madre di due figli, di 23 e 18 anni. 
 É QUESTO SISTEMA FONDATO SUL PROFITTO A CUI NON INTERESSA NIENTE DELLA VITA E SICUREZZA DEI LAVORATORI 
                Non si può continuare a morire IN FABBRICA  PERCHÉ PER I PADRONI GLI OPERAI SONO MERCE DA CONSUMARE, SENZA VINCOLI MORALI NE LIMITI.
Schiacciati in un macchinario o sotto il carico di una gru. Corrosi da sostanze tossiche e nocive, o consumati ‘lentamente’ alla catena. Con ritmi sempre più veloci, per la massima produzione con meno operai possibili. La sicurezza come una spesa da ridurre, formazione inadeguata, precarietà, assenza di controlli fanno il resto.
       
La RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUI POSTI DI LAVORO e sul territorio invita tutti a mobilitarsi insieme

RETE PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUI POSTI DI LAVORO E TERRITORIO
NODO: Milano/Bergamo
Per contatti: retesicurezzamilano@gmail.com; cell: 338-7211377; 335-5244902


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