Logista, la multinazionale monopolista nella distribuzione del
tabacco decide di chiudere il sito di Bologna e avvisa tutti i
lavoratori con un messaggio WhatsApp inviato sabato 31 luglio verso
le ore 22.00. “Da lunedì 2 agosto lei sarà dispensato
dall'attività lavorativa. Cordiali Saluti”.
Sono 65 gli
addetti al magazzino di Logista a cui si aggiunge il personale
impiegatizio diretto, gli addetti alla vigilanza, il personale delle
pulizie. Circa 90 persone che in meno di 36 ore scoprono di non avere
più un lavoro. Molti di loro sono in ferie. Nessuno di loro in
questi 2 anni di pandemia si era mai fermato a riposare , perchè i
tabacchi si sa sono considerati attività essenziale. Persino di
fronte allo scoppio di un focolaio la multinazionale non aveva voluto
chiudere un solo giorno. E così mentre gli operai si godono il loro
riposo, Logista Italia SpA porta avanti il suo piano di
ristrutturazione e approfittando di una crisi generale che però non
ha subito, licenzia tutti. Logista decide di chiudere e lo fa senza
alcun preavviso, il sindacato viene avvertito con una mail recapitata
sabato pomeriggio dal fornitore dei servizi in appalto. Il piano è
stato studiato da tempo da parte dei “signori del tabacco”.
Delocalizzare l'attività? Si ma non all'estero, in Italia verso
altri siti, Tortona, Anagni etc...dove il costo del lavoro è più
basso. Dove ci sono ancora le cooperative, dove si lavora ancora 12
ore al giorno, dove i livelli di inquadramento sono i più bassi
previsti dal CCNL, dove non ci sono buoni pasto...dove non c'è il
Sicobas, dove non ci sono diritti. Si perchè il problema del sito di
Bologna non è certo un problema di produttività ma di costo del
lavoro. Un costo del lavoro troppo alto per la multinazionale del
tabacco. I piu anziani sono li da 15 anni e ricordano bene cosa fosse
il far west della logistica : 15/16 ore di lavoro, buste paga a 900
euro, nessuna sicurezza, caporalato e sfruttamento, nessun diritto. A
quel tempo Logista era felice del suo sito produttivo all'Interporto
di Bologna. Nel 2013 i lavoratori iniziarono ad organizzarsi con il
Sicobas e ottenero dapprima il rispetto dei diritti basilari, poi un
netto miglioramento delle loro condizioni economiche, livelli di
inquadramento adeguati, buoni basto e premi di produttività etc etc,
ma soprattutto ottennero la loro DIGNITA'. Logista non chiude per
crisi ma per fame di profitto , di un profitto senza scrupoli a cui
questo paese ci vorrebbe assuefare. Da lunedì i lavoratori Logista
saranno in presidio all'Interporto di Bologna – Area 7 per decidere
insieme come portare avanti la lotta per il loro posto di lavoro. La
loro certezza in tanti anni di lotte e sacrifici è sempre la stessa
, rimanere uniti e lottare.
Seguiranno aggiornamenti.....
Sicobas Bologna
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