mercoledì 24 ottobre 2018

24 ottobre - Montello (BG), presidio permanente: 17 operaie colpite perché lottano per i diritti di tutti. devono tornare al lavoro subito dentro Montello spa

Comunicato stampa
Luogo di lavoro, Montello, gigante del riciclo rifiuti, 500 operai, al 90% immigrati, in gran parte donne. datore di lavoro: cooperativa, la decima in dieci anni.
Grazie a questo meccanismo, 17 operaie, al lavoro da 10 anni nel grande impianto Montello, sono state illegittimamente buttate fuori dal posto di lavoro.
 Una vera e propria rappresaglia, illegittima, in violazione di contratti e accordi sindacali esistenti.
Le cooperative logistiche definite sempre più spesso ‘una zona grigia’ tra lavoro e lavoratori, devono essere abolite.
Le operaie devono tornare al lavoro
E’ in corso una campagna con iniziative nei paesi e presidio davanti allo stabilimento
Invitiamo la stampa ad essere presente e documentare direttamente cosa avviene dentro questi grossi impianti
 Di seguito uno dei comunicati diffusi e le foto del presidio di ieri fuori dall'azienda  che si ripeterà anche oggi e nei prossimi giorni
 17 OPERAIE COLPITE PERCHE’ LOTTANO PER I DIRITTI DI TUTTI 
DEVONO TORNARE AL LAVORO SUBITO DENTRO LA MONTELLO 
8 ORE DI LAVORO DEVONO ESSERE PAGATE 8 ORE!!!
Siamo 17 operaie che da oltre 10 anni lavorano dentro la fabbrica della Montello, assieme ad altre 500 persone, a dividere i rifiuti per il riciclo. Ma nella fabbrica Montello, circa il 90% del personale è assunto con cooperativa. Quindi contratti svantaggiosi e pochi, pochi diritti sicuri. La cooperativa vuol dire un passaggio in più nella gestione della manodopera che formalmente libera da vincoli la società committente che usa realmente il lavoro delle operaie. L’attività della Montello la chiamano “economia circolare” o “green-economy” ma per le operaie le condizioni di lavoro sono poco green, molto economy e pesanti: tutto il giorno in piedi a seguire i ritmi dei nastri trasportatori per separare plastica o altro. Un duro lavoro che oggi ci è negato, perché abbiamo deciso di lottare per i nostri diritti come quello dal riconoscimento delle 8 ore di lavoro che devono essere pagate 8 ore.
PER QUESTO SIAMO STATE ILLEGITTIMAMENTE BUTTATE FUORI.
 Lavoriamo 8 ore ma fino ad oggi ci sono state pagate 7.30. La pausa di mezz’ora a differenza di altre fabbriche non ci viene pagata. Con altre decine di operaie abbiamo lottato in fabbrica senza riuscire ad ottenere un accordo giusto. Per questo siamo arrivate ad una prima vertenza legale per 17 operaie per il recupero della mezz’ora di pausa. Durante questa causa per la mezz’ora, la cooperativa EkoVar si è sciolta e Montello ha affidato l’appalto ad un’altra cooperativa la Selection (che comprende anche persone del precedente appalto). C’è stato quello che tecnicamente si chiama cambio appalto. Il cambio appalto è regolato dal contratto nazionale di lavoro e da un accordo sindacale.
Nell’accordo sindacale per il cambio appalto, c’è scritto, nero su bianco, che tutte le operaie della cooperativa EkoVar devono passare alla nuova cooperativa Selection. Ma Selection, da 2 settimane si rifiuta illegittimamente di assumere noi, le 17 operaie che stanno facendo la causa per la mezz’ora.

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