sabato 27 ottobre 2018

27 ottobre - Bergamo: comunicato dello Slai Cobas sc sullo sciopero del 26

Comunicato stampa
26 ottobre 2018, nella giornata nazionale di mobilitazione e sciopero contro il governo fascio populista Salvini DiMaio, contro il decreto sicurezza, che porta carcere alle lotte dei lavoratori (in particolare pensato contro i prolungati e combattivi scioperi della logistica), razzista perché riporta le leggi speciali contro gli immigrati, contro le manovre antipopolari a favore di evasori e padroni, contro la tendenza alla guerra imperialista in cui Lega e M5s stanno trascinando il paese, dalle ore 10.00 in centro città si è tenuta la manifestazione unitaria indetta dal sindacato Si Cobas e Slai Cobas per il sindacato di classe, verso Unione Industriali, Prefettura, Cgil.  Forte la presenza di operai delle cooperative, per via della sindacalizzazione crescente nei settori della logistica e dell’agricoltura, sia per la penetrazione delle cooperative dentro i gruppi industriali in questi anni. La realtà delle fabbriche è scandalosamente fatta di cooperative, un doppio passaggio nella gestione del personale, che permette un notevole risparmio in termini di salari e una restrizione in termini di diritti, a favore dei padroni rendendo il lavoratore eternamente precario e ricattato. Con forza sotto la sede di Confindustria e della Prefettura, è stato contestato e denunciato questo meccanismo come una interposizione di manodopera legalizzata. I lavoratori in corteo hanno espresso solidarietà a Margherita, coordinatrice nazionale dello Slai Cobas agli arresti domiciliari per un mese, per le lotte dei disoccupati del 2010 e a tutti i lavoratori colpiti dalla repressione. Al centro del corteo le 17 coraggiose operaie della Montello, da oltre 10 anni nell’impianto di recupero rifiuti, illegittimamente escluse dal cambio appalto di cooperativa del 29.09.18, come ritorsione alla loro rivendicazione di avere pagata per otto ore la giornata lavorativa di otto ore, comprensiva della pausa mensa come in tutti gli impianti a ciclo continuo (Montello non chiude mai, 365 giorni all’anno). Le operaie sono in lotta per rientrare al loro posto di lavoro ed in attesa della sentenza per il ricorso di urgenza ex 700 contro l'esclusione dalla cooperativa presentato al tribunale di Bergamo, processo che si è tenuto l'11.10.2018 ma ancora senza sentenza. Proprio per il carattere di urgenza riconosciuto al ricorso, a margine del corteo, hanno depositato presso il Tribunale Civile di via Borfuro, un appello al giudice che segue il ricorso, a decidere presto perché quasi tutte sono l’unico sostegno per la famiglia. La manifestazione si è conclusa sotto la sede della Cgil con una contestazione, perché firmataria dell’accordo di cambio appalto che è stato violato dalla cooperativa della Montello. Nonostante con la firma si sia fatta garante, ad oggi non ha mosso un dito per chiederne il rispetto e l’assunzione di tutte le lavoratrici, come prevede l’accordo stesso, quindi anche le 17 dello Slai Cobas. Nessuna risposta da dentro la Cgil.
x Slai Cobas sc Sergio Caprini 3407226074

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