La
morte, così come la vita è qualcosa
di infinito. E l’infinito non è quantificabile per definizione. I
numeri non possono quantificare la vita e la morte, non discriminano
il bene dal male, il giusto dallo sbagliato. Ed allora cosa stride
nella conta quotidiana dei morti? Non il numero.
Per
quanto mi riguarda dalla prima all’ultima mi provocano lo stesso
infinito dolore, soprattutto se si tratta di morti evitabili,
rimandabili, ingiuste, intollerabili.
Stride
la distinzione tra una persona ed un’altra.
Stride
che si racconti che gli stranieri non si ammalano. Personalmente, lo
dico dalla prima linea, ho visto in pronto soccorso africani, arabi,
sudamericani. Certo, meno degli italiani. Esattamente come prima del
virus. Senza contare che sopra i 70 anni di stranieri non è che sia
così pieno. Eppure circolano teorie sul fatto che il virus 🦠
abbia una predilezione per gli italiani molto ‘convincenti’.
Stride
che si parli dei medici morti e non vi siano notizie degli infermieri
morti. Provate a cercare in internet. Quanti operatori sanitari sono
morti dall’inizio del contagio? Impossibile saperlo, la statistica
parla solo dei medici. E ribadisco, una vita è una vita. Non sto
dicendo che voglio sapere quanti infermieri e che dei medici non mi
interessa. Vorrei semplicemente sapere quanti operatori sanitari sono
morti, medici, tecnici, infermieri. Prendere coscienza è un modo per
reagire ora, non possiamo essere gli ‘eroi’, che ora lavorano e
dopo faranno i conti.
Cosi
eroi significa ‘carne da macello’. Vogliamo lavorare in
sicurezza. Ora.
E
per porre il focus sul fatto che quello che professionalmente era il
capitale umano che maggiormente andava tutelato, proprio per far
fronte all’epidemia, è stato il più colpito e quello che più è
stato fonte di contagio. Istintivamente potrebbe sembrare ovvio. “Uno
che lavora in Ospedale è ovvio che abbia più probabilità di
contagiarsi, di ammalarsi e dunque di morire”.
È
ovvio solo se viene mandato allo sbaraglio, da un sistema sanitario
consegnato nelle mani di chi non cura come dovere sociale, ma per
fare profitto.
Nessun commento:
Posta un commento