giovedì 23 aprile 2020

24 aprile - info da Taranto: All'ArcelorMittal Taranto si licenzia chi denuncia la mancanza di misure di sicurezza, mentre i casi di contagio aumentano.


Un operaio è stato licenziato per aver per aver pubblicato lo scorso 14 marzo sul proprio facebook un post in cui diceva solo la verità: che in fabbrica non c'erano nè gel igienizzanti nè dispositivi di protezione individuale.
A motivare il licenziamento sarebbe il "venir meno del rapporto di fiducia tra proprietà e dipendente".
Lo Slai Cobas esprime la piena solidarietà all'operaio licenziato e si mette a disposizione per ogni azione necessaria perchè questo assurdo licenziamento venga revocato.
E chiama gli operai ad essere solidali.
I sindacati in fabbrica che si limitano a denunciare devono chiedere il ritiro del licenziamento
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe sin dal 30 aprile e 1° maggio sarà alle fabbriche per fare appello a una mobilitazione.
In questa fabbrica tra diretti e indotto lavorano la bellezza di 5000 lavori con l'accordo dei sindacati.
Intanto si mandano le lettere di cassintegrazione per una nuova cigo per tutti - secondo necessità dell'azienda.
Infine si licenzia chi si azzarda a criticare l'azienda - prima un operaio della USB, ora un altro operaio viene licenziato per aver commentato sulla propria bacheca di Facebook quel che realmente accade in fabbrica... cioè le protezioni insufficienti.
Mentre siamo arrivati al quarto operaio contagiato coronavirus e decine sono in quarantena.
L'unico sindacato che propone di rispondere con lo sciopero è lo Slai Cobas per il sindacato di classe, ma chiaramente per la sua riuscita senza una risposta spontanea dei lavoratori che vada oltre le circa 600 persone che più o meno restano a casa in malattia.
La Usb che pure denuncia tutto questo fa appello al governo: 'Per questo riteniamo che sia, già da un po’, giunta l’ora che il Governo intervenga per ristabilire gli equilibri. Facciamo un appello al premier Giuseppe Conte e al ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli perché la multinazionale, interessata esclusivamente al profitto, lasci Taranto. Presto chiederemo al sottosegretario Mario Turco di convocare sulla vertenza ArcelorMittal un tavolo con tutti gli enti..."

Nessun commento:

Posta un commento