Un
operaio è stato licenziato per aver per aver pubblicato lo scorso 14
marzo sul proprio facebook un post in cui diceva solo la verità: che
in fabbrica non c'erano nè gel igienizzanti nè dispositivi di
protezione individuale.
A
motivare il licenziamento sarebbe il "venir meno del rapporto di
fiducia tra proprietà e dipendente".
Lo
Slai Cobas esprime la piena solidarietà all'operaio licenziato e si
mette a disposizione per ogni azione necessaria perchè questo
assurdo licenziamento venga revocato.
E
chiama gli operai ad essere solidali.
I
sindacati in fabbrica che si limitano a denunciare devono chiedere il
ritiro del licenziamento
Lo
Slai Cobas per il sindacato di classe sin dal 30 aprile e 1° maggio
sarà alle fabbriche per fare appello a una mobilitazione.
In
questa fabbrica tra diretti e indotto lavorano la bellezza di 5000
lavori con l'accordo dei sindacati.
Intanto
si mandano le lettere di cassintegrazione per una nuova cigo per
tutti - secondo necessità dell'azienda.
Infine
si licenzia chi si azzarda a criticare l'azienda - prima un operaio
della USB, ora un altro operaio viene licenziato per aver
commentato sulla propria bacheca di Facebook quel che realmente
accade in fabbrica... cioè le protezioni insufficienti.
Mentre
siamo arrivati al quarto operaio contagiato coronavirus e decine sono
in quarantena.
L'unico
sindacato che propone di rispondere con lo sciopero è lo Slai Cobas
per il sindacato di classe,
ma chiaramente per la sua riuscita senza una risposta spontanea dei
lavoratori che vada oltre le circa 600 persone che più o meno
restano a casa in malattia.
La
Usb che pure denuncia tutto questo fa appello al governo: 'Per
questo riteniamo che sia, già da un po’, giunta l’ora che il
Governo intervenga per ristabilire gli equilibri. Facciamo un
appello al premier Giuseppe Conte e al ministro dello Sviluppo
Economico Stefano Patuanelli perché la multinazionale, interessata
esclusivamente al profitto, lasci Taranto. Presto chiederemo al
sottosegretario Mario Turco di convocare sulla vertenza ArcelorMittal
un tavolo con tutti gli enti..."
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