mercoledì 24 giugno 2020

24 giugno - RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


Solidarietà al delegato Cisl della Funzione pubblica, illegittimamente licenziato
L'Ausl Toscana Centro ha licenziato un suo dipendente, delegato sindacale della Cisl-Fp di Firenze Prato, con l'accusa (tra l'altro, da provare) di aver rilasciato dichiarazioni al Tg2, il 17 aprile scorso, sulla gestione dell’emergenza 'coronavirus' all’Ospedale San Giovanni di Dio di Torregalli di Firenze.
Di fronte all'irresponsabile incapacità e a una sconsiderata volontà politica che, nel corso degli anni, ha gravemente peggiorato il servizio sanitario nazionale/regionale pubblico, contribuendo al dramma delle 35.000 vittime da Covid-19, a operatori della sanità viene, persino, impedito il diritto di cronaca e di critica sulla gravità della situazione sanitaria …
Gesta ed atti vergognosamente intollerabili e da respingere al mittente.
In questi mesi di emergenza sanitaria, diversi sono stati i casi di intimidazione, di sanzioni e punizioni sino al licenziamento di dipendenti sin troppo fedeli alla loro attività professionale e al bene collettivo e sociale come la salute.
In questi anni, ferrovieri, metalmeccanici, lavoratori di altre categorie, hanno subito la stessa amara e dolorosa medicina.
'Dovere/obbligo di fedeltà' (art. 2105 del Codice civile del 1942), 'rapporto fiduciario' e codici etici dei Consigli d'amministrazione aziendali, tesi a colpire violentemente e vigliaccamente attivisti e delegati sindacali, devono essere soppressi perché volutamente contro il diritto di espressione e per il fatto che danneggiano le condizioni di lavoro e di vita di operai, lavoratori e lavoratrici, utenti e pazienti.
Comitato sanità pubblica Versilia (Lu)
Viareggio, 24 giugno 2020

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