giovedì 30 luglio 2020




CONTINUA FINO AL 3 AGOSTO LA CAMPAGNA ‘INDIA’
-TRA I LAVORATORI CHE RACCOLGONO LA PAROLA D’ORINE DELLA LIBERAZIONE DEI PRIGIONIERI POLITICI
-IN RISPOSTA ALLE MINACCE DIRETTE ALLO SLAI COBAS DAI SEGUACI DI MODI ARRIVATE IERI VIA TELEFONO








Va a segno suscitando interesse e sostegno, la campagna per la liberazione di Varavarao e Saibaba, portata tra i lavoratori, molti immigrati dall’India e tra le masse popolari.
Ma colpisce anche gli amici locali di Modi, che si sono fatti vivi contro lo Slai
Cobas, con minaccie varie per fermare le iniziative in corso.
La campagna ovviamente prosegue con più forza e decisione.
Oltre alle vane minacce, nella telefonata hanno difeso la politica di Modi, si sono alterati perché un italiano non deve interessarsi dell’India ma solo dell’Italia, perchè le cose scritte nei manifesti sono false, che non ci sono prigionieri politici… e che la campagna deve finire… con il loro intervento e con quello dell’ambasciata (?).
Minacce vane, ma persone concrete probabilmete contigue a quella forma particolare di ‘caporalato locale’ presente da anni e noto ai più, che colpisce i lavoratori delle serre e delle molte cooperative che riempiono le fabbriche della zona, che ne controlla i malumori e le protese, prendendo soldi ai lavoratori per garantire il posto...
UNA RAGIONE IN PIÙ PER CONTINARE A LOTTARE ALZANDO LA BANDIERA DELL’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO.

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