LA
MOBILITAZIONE ALLA MASCHIO DI GREZZAGO ENTRA IN UNA NUOVA FASE
RACCOGLIENDO
L’APPELLO DEL PATTO D’AZIONE, UNA CINQUANTINA TRA LAVORATORI E
GIOVANI DEL FGC, HANNO ANIMATO UNA CALOROSA ASSEMBLEA DI SOSTEGNO
AGLI OPERAI DELLA MASCHIO CONTRO I LICENZIAMENTI ANTISINDACALI,
CON
IL RILANCIO DELLA MOBILITAZIONE ALLE FABBRICHE E TRA LE MASSE
POPOLARI CONTRO LA REPRESSIONE E PER FAR PAGARE LA LORO CRISI AI
PADRONI!
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Il piazzale della
fabbrica venerdì sera si è riscaldato, tra un temporale e l’altro,
con gli interventi e la presenza solidale di giovani operai della
zona, dei militanti del FGC, lavoratori, delegati e operai dello Slai
Cobas per il sindacato di classe, del Si Cobas PT, compatti nella
solidarietà agli operai della Maschio
ns in lotta e nel sostegno
alle nuove iniziative decise in assemblea.
Nell’assemblea,
aperta dal messaggio di incoraggiamento giunto dalle lavoratrici dei servizi degli asili di Taranto dello Slai Cobas sc, ' ...qui si unisce contro di noi la politica oscena del Comune che fa
appalti al massimo ribasso per favorire le ditte e al minimo costo
per noi lavoratrici; e l'azione dei padroni che ci sfruttano fino
all'osso ma ci danno elemosine.
Per questo siamo sullo stesso fronte di lotta.
I LICENZIAMENTI CONTRO DI VOI NON DEVONO PASSARE!
AVANTI SEMPRE PIU' UNITI NELLA LOTTA!
Per questo siamo sullo stesso fronte di lotta.
I LICENZIAMENTI CONTRO DI VOI NON DEVONO PASSARE!
AVANTI SEMPRE PIU' UNITI NELLA LOTTA!
è
stata ricostruita la ‘storia’ di questi operai, 10/12 anni di
soprusi, fino a capire che subire vuol dire essere colpiti uno alla
volta senza poter reagire.
In una fabbrica
senza diritti perché in tutti questi anni hanno lavorato comandati
dai moderni caporali che sfruttano i contratti in appalto alle
cooperative, numerosi anche tra le linee di produzione delle
fabbriche.
Poi con lo Slai
Cobas la presa di coscienza, giorno dopo giorno, l’organizzazione,
la resistenza alle pressioni e alle ‘lusinghe’ per cancellare la
tessera.
E all’ennesima
cacciata di un operaio dalla fabbrica ‘vattene non servi più torna
dalla tua cooperativa...’ si risponde con lo sciopero.
La pandemia usata
proditoriamente per colpire i lavoratori con una Cig pretestuosa,
utile solo a liquidare l’appalto, pensata come anticipo dei
licenziamenti, cambia tutto.
Ma non la
consapevolezza degli operai che il posto alla Maschio è il loro e
che non vogliono essere le nuove vittime degli appalti.
Gli interventi in
assemblea hanno fatto sentire forte il sostegno di chi sta
combattendo sullo stesso fronte, nei magazzini della logistica
‘l’impero delle cooperative’; nella Montello una grande
fabbrica di 500 operaie dove tutte le linee di produzione sono in
appalto; negli ospedali dove i lavoratori sono stati mandati allo
sbaraglio contro la pandemia a causa del profitto capitalista che si
è mangiato la sanità; dalle poste dove i tagli occupazionali si
scaricano comunque sui lavoratori e sul pessimo servizio che resta ai
proletari; nelle fabbriche sotto attacco perché i padroni dalle
crisi ne escono rafforzati accentrando quote di mercato ma anche
scaricando i costi sugli operai. All’orizzonte infatti ci sono
cassa integrazione che prepara gli esuberi e una pulizia etnica
gestita con gli accordi dei confederali che fara’ piazza pulita
degli operai anziani, con ridotte capacità produttive, scomodi...
tutti quelli già massicciamente sfruttati per sostituirli con
giovani, precari, sottopagati e ubbidienti.
Netto il sostegno
dei giovani del FGC che hanno scelto di essere spalla a spalla con i
lavoratori per rafforzare il Fronte Unico di Classe.
Tutti
per dire che alla Maschio non si molla, il posto di lavoro lo si
difende con la lotta e la solidarietà di classe, che gli operai
della Maschio sono un buon esempio per tutti i lavoratori, che la
mobilitazione va estesa e rafforzata come parte del piattaforma del
Patto D’Azione, nello sviluppo più generale dello scontro di
classe per far pagare la crisi ai padroni.
L’assemblea
ha approvato un piano di lavoro per le prossime due settimane con una
‘carovana per il lavoro’, per portare questi temi tra i
lavoratori, tra i giovani, tra le masse popolari con l’obiettivo di
una forte manifestazione operaia e popolare per sabato 18 luglio.
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