sabato 26 febbraio 2022

26 febbraio - UCRAINA/guerra imperialista - i lavoratori non possono parteggiare per nessun imperialismo

 Da un comunicato di Proletrai Comunisti che condividiamo e pubblichiamo 

Operai, lavoratori,

da due giorni con l’invasione russa dell’Ucraina lo spettro della guerra riappare in Europa, in un incendio che conferma la tendenza alla guerra mondiale verso cui stanno marciando le diverse potenze imperialiste per una nuova ripartizione del mondo, corrispondente ai profitti dei padroni del mondo, alla guerra commerciale e alla lotta per il controllo delle fonti energetiche.

Questo sistema imperialista mondiale attraversato dalla crisi economica, dalla pandemia che non è affatto finita, ora ci trascina in una guerra distruttiva.

Questa guerra è dipesa dall’offensiva dell’imperialismo americano, sostenuta con contraddizioni dai paesi imperialisti europei, che si è spinta fino a pretendere una presenza militare aggressiva fino ai confini della Russia, con l’adesione alla Nato da parte dell’Ucraina, la presenza diretta delle sue truppe imperialiste ai confini.

La Russia, paese imperialista e socialfascista, che opprime proletari e popoli al suo interno, ha visto minacciato il suo ruolo di potenza militare ed economica e ha reagito, come reagiscono tutti i banditi imperialisti, con un’azione di guerra, occupando un paese comunque indipendente, pretendendo di annetterne una sua parte e imporre un governo di diretta emanazione degli interessi imperialisti della Russia di Putin.

Proletari, masse popolari non interessano affatto alle potenze imperialiste e meno che mai la pace, la democrazia, il lavoro, i salari, la salute, la vita.

A fronte di questo incendio purtroppo non si può stare a guardarlo in televisione. Perchè i nostri padroni e i nostri governi, per i loro interessi economici, i profitti, sono dentro fino al collo; sia perché parte di un’alleanza aggressiva e guerrafondaia come la Nato, sia perché condividono gli interessi strategici fondamentali dell’imperialismo americano, sia perché hanno grandi interessi economici, materie prime, gas, mercati, industrie, con la stessa Russia.

E sono questi i fattori che portano alla guerra in corso e ad un possibile incendio mondiale.


Per questo, gli operai, i lavoratori, le masse popolari del nostro paese non possono parteggiare per nessuno dei paesi in conflitto e meno che mai condividere le scelte del governo dell’imperialismo italiano.

Non si devono condividere anche perché due concetti sono centrali.

Le guerre sono loro, i morti e le conseguenze distruttive sono nostre; i costi della guerra vengono sempre scaricati sulla pelle dei proletari e delle masse e sono sempre fattore di profitti per i padroni.

Tutto viene scaricato sui lavoratori, la crisi energetica che già è in corso con lo strepitoso aumento delle bollette e l’inflazione galoppante, i costi della partecipazione militare dell’Italia in questa guerra; mentre le masse muoiono di covid e ci impoveriamo sempre di più. Miliardi su miliardi vengono utilizzati per la corsa agli armamenti.

Per questo siamo contro la guerra inter imperialista in corso. E dobbiamo far sentire la nostra voce, la nostra opposizione in tutte le forme possibile, a partire dalle fabbriche e dai luoghi ddi lavoro.

Siamo certo solidali con i proletari e le masse sotto le bombe, in tutte le parti dell’Ucraina.

Ma essere dalla parte delle masse non significa essere dalla parte del governo reazionario nazista dell’Ucraina che ha contribuito in tutte le forme ad accendere i fuochi della guerra e che ha usato le parole come “sovranità” “nazionale”, democrazia”, per passare armi e bagagli al sostegno della politica guerrafondaia dell’imperialismo Usa e occidentale, e sempre e solamente per dare nuove occasioni di profitto ai padroni e alle classi dominanti capitalistiche e sfruttatrici.

Dire oggi di essere dalla parte dell’Ucraina significa dire di essere per la guerra e il dominio imperialista occidentale del paese.

In questo caso proletari e masse popolari non hanno patria da difendere.

In questa guerra ci sono due soli fronti.

Da un lato l’imperialismo USA, l’imperialismo europeo, la Nato, l’imperialismo russo invasore, governo e forze politiche in seno all’Ucraina asserviti agli imperialismi in lotta;

dall’altro i proletari e le masse nei territori di guerra, nei paesi imperialisti occidentali e russi, che vogliono pace, lavoro, salute e libertà, che si possono conseguire solo volgendo la lotta e le armi contro le truppe imperialiste e reazionarie nei teatri di guerra e all’interno di tutti i paesi direttamente o indirettamente coinvolti.

In questo terreno, ognuno deve fare la sua parte. In primis le organizzazioni che organizzano la classe operaia, tutti i lavoratori, i giovani, gli studenti in lotta, le masse popolari colpite sia nei loro interessi materiali, sia nei loro sentimenti e aspirazioni.

Nessun commento:

Posta un commento