E' giusto lottare uniti contro i licenziamenti antisindacali, discriminatori, politici.. ma deve essere realmente per tutti
questo non lo fanno mai le organizzazioni sindacali confederali quando vengono colpiti i lavoratori delle organizzazioni di base e di classe
questo deve essere affermato chiaro nella lotta, perchè il sindacalismo di classe e di massa ovunque collocato deve essere unito in un fronte unico di classe contro padroni governo e stato del capitale
Slai Cobas per il sindacato di classe
Se colpiscono uno, colpiscono tutti!
Chi lotta mai va lasciato solo!
Sabato 5 febbraio la Filcams Cgil della provincia di Pisa ha dichiarato uno sciopero di 24 ore contro il licenziamento in tronco di Simone Casella, delegato Rsa, del 9 dicembre da parte dell’istituto di vigilanza “Worsp Security Group srl”.
A giugno 2021 era stato proclamato lo stato di agitazione e i lavoratori, organizzati sindacalmente da poco tempo, avevano ricevuto provvedimenti disciplinari. La vertenza aveva conseguito il risultato di regolarizzare i contratti di lavoro di decine dipendenti delle province di Pisa, Lucca, Livorno e Massa Carrara.
Fare sindacato in questa azienda ha irritato profondamente la controparte che ha proceduto al licenziamento del rappresentante sindacale con un pretesto fasullo. Un atto grave, intimidatorio e ricattatorio, nei confronti dei lavoratori. Il messaggio è sin troppo chiaro: fare sindacato, organizzarsi e rivendicare diritti e tutele, è un affronto. La reazione aziendale è stata: colpirne uno per educarne 100!
Nella provincia di Pisa, a Pontedera, nel 2016 fu licenziato un delegato Rsa dell’indotto Piaggio, Sandro Giacomelli. Fu costituito un Comitato per la reintegrazione, di attivisti della Confederazione Cobas di cui Giacomelli era rappresentante, dell’area di opposizione in Cgil “Il sindacato è un’altra cosa” e di singoli lavoratori e compagni/e. Dopo settimane di mobilitazione di iniziative: presìdi, volantinaggi, conferenze stampa, ecc., l’azienda fu costretta a riassumerlo. Il Comitato aveva riunito attivisti sindacali, delegati e lavoratori/trici, sviluppando un’azione unitaria per dare forza alla vertenza, trasmettere a lui vicinanza collettiva e organizzata, mostrare che non era solo, che non era stato abbandonato.
La sua riassunzione non avvenne, come in altre occasioni, con il ricorso al giudice del lavoro, ma attraverso la denuncia e la mobilitazione, essenziali al conseguimento dell'obiettivo. Oltre alle iniziative concentrate nell'arco di due/tre mesi, il Comitato si assunse la responsabilità di promuovere una sottoscrizione per il licenziato, con un ritorno in termini di interesse, sensibilità e partecipazione. Spesso, in vicende simili, questo aspetto viene “distrattamente” trascurato.
Attraverso la solidarietà e la denuncia, il consenso e la partecipazione, il Comitato sviluppò la propria iniziativa, autonoma, indipendente, senza delegarla a nessuno. Iniziativa al di sopra di sigle e ambiti sindacali. Un Comitato, un coordinamento, un collettivo di attivisti, delegati Rsu/Rls, lavoratori/trici, rappresentano la forma superiore di unità sindacale, una condizione utile per la lotta e il conflitto. E' la lotta che produce, innanzitutto, coscienza e organizzazione e che, a determinate condizioni, può strappare importanti risultati.
La storia, l'esperienza, la realtà, insegnano che il movimento operaio e sindacale è cresciuto, si è sviluppato, ha conseguito diritti e realizzato conquiste, attraverso requisiti fondamentali quali la solidarietà, l'unità, la lotta, l'organizzazione. Quell’esperienza insegna che l’unità tra realtà sindacali e la lotta di chi si schiera dalla parte giusta sono condizioni essenziali per realizzare l’obiettivo.
Esprimiamo la solidarietà al delegato Rsa invitando le realtà sindacali presenti sul territorio a sostenere concretamente la reintegrazione, a coinvolgere ogni ambito sindacale, sociale e associativo e a partecipare attivamente.
Sabato 5 febbraio, ore 15.00 presidio in piazza XX settembre a Pisa
- Coordinamento Lavoratori/trici Autoconvocati (CLA) per l’unità della classe
Pisa, 04 febbraio 2022
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