Blocco ai cancelli per i premi di produzione
La protesta è scattata dalle 6 del mattino. Impedito l’ingresso ai camion
Hanno incrociato le braccia e impedito ai camion di entrare. Per gran parte della giornata di ieri i lavoratori della Geodis iscritti al Si Cobas hanno scioperato. La protesta è scattata alle 6 perché i vertici aziendali hanno deciso di legare il premio di produzione alle presenze. "Così alcuni lavoratori percepiscono il premio di produzione e altri no" ha commentato Abdelghani Aitettalb del Sì Cobas secondo il quale non sempre chi è più presente è più produttivo. "Dai cancelli non entra e non esce nessuno" hanno sostenuto una quarantina di manifestanti che nelle prime ore del mattino hanno impedito ad almeno dieci autotreni di entrare a scaricare merce. Per evitare scontri, davanti alla logistica sono arrivati i carabinieri di Landriano e gli agenti della Digos. "L’accordo sulla produttività - ha aggiunto Abdelghani Aitettalb - è a parte e come tale va trattato. Non può essere legato alle presenze". In mattinata, invece, si era diffusa la notizia che i sindacati, anche nel caso in cui non si fossero raggiunti gli obiettivi previsti, avrebbero voluto venissero pagati i premi di produzione. "Non è così, questa è un’interpretazione sbagliata - hanno aggiunto i sindacati del Sì Cobas - così come non è corretto il modo in cui veniamo trattati. Ci hanno detto che per ottenere quello che vogliamo dobbiamo cambiare gli accordi. In alternativa, se ne deve discutere insieme a tutte le organizzazioni sindacali". Nel pomeriggio, nell’incontro che si è tenuto tra il responsabile della cooperativa, i delegati sindacali di tutte le sigle presenti alla Geodis, i coordinatori del Sì Cobas e i 350 lavoratori (200 dei quali iscritti al Sì Cobas) è stata raggiunta un’intesa: i 500 euro di premio di produzione concordato saranno in busta paga. Al termine della trattativa svoltasi tutta all’aperto e non nelle stan
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