giovedì 2 giugno 2022

2 GIUGNO: L’ITALIA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO DEI PROLETARI -SFRUTTATO MALPAGATO E NOCIVO DA MORIRCI

 


I dati inps  per la provincia di Bergamo relativi alle retribuzioni medie annue ci dicono che sono diminuite del 4.08% quelle degli operai, quelle degli impiegati dell'1,68%, quelle degli apprendisti del 10,32%, quelle dei quadri sono aumentate del 4,7%, dei dirigenti del 6%.

PER GLI OPERAI IMMIGRATI MENO 7500 euro l'anno!

A volte anche i media borghesi riflettono nei titoli dei loro giornali la condizione di sfruttamento della classe operaia. Segno che la situazione è veramente grave. Ma per loro finisce li e restano cantori e servitori del potere economico e politico responsabile di questo Stato di sfruttamento.

E' ai lavoratori, alle organizzazioni dei lavoratori, che spetta il compito di lottare contro le condizioni di lavoro e contrattuali quotidiane, che causano infortuni, malattie professionali, morti e miseria.

I dati che pur in questi giorni rimbalzano tra le prime pagine e i GR, non

fotografano imprevisti, o cause eccezionali, ma il lavoro quotidiano normale organizzato secondo gli interessi padronali per ottenere il massimo profitto dalla forza lavoro operaia, secondo regole che si chiamano CCNL, Accordi Aziendali, inserite in un quadro normativo altamente favorevole ai padroni.

Denunciamo con forza la connivenza dei sindacati confederali, del loro apparato burocratico che si tiene ben alla larga dalla condizione, dai problemi e dagli interessi della classe lavoratrice e dai loro delegati perfettamente integrati ed in sintonia con questi organismi.

Fare controinformazione per quelli che sono veri e propri misfatti contro gli operai, parlare di casi concreti, mettere in rete, non tanto nel senso di internet, anche, ma nel senso di collegamento tra le realtà combattive che agiscono in fabbrica, come strumento di denuncia e di coscienza, poterebbe risultare un buon strumento a sostegno della lotta.

Per esempio:

Tenaris, intesa sindacale per 80 euro agli operai che saltano i riposi, è un attacco congiunto alla salute e alla sicurezza;

Brembo, turn over a perdere. altri 40 esuberi concordati con incentivo (utilizzando in maggior parte la Naspi!!!) mentre il peso di Adecco che da tempo ha aperto il proprio ufficio personale dentro la fabbrica, continua a crescere. É un attacco ai diritti dei lavoratori, con un’azione a tenaglia padronal sindacale. Progressiva riduzione pianificata dei tempi indeterminati, rimpiazzati dai precari a vita, sottomessi e giovani senza patologie da catena di montaggio.

Evoca, mentre vi è un uso spregiudicato della cassa integrazione, vengono fatte assunzione di precari, con assenso confederale che in assemblea dicono ‘così intanto imparano e quando ritorna la produzione siamo pronti a ripartire…’. Ancora piena condivisione dei piani di sfruttamento con attacco diretto al salario delle operaie/i, per il bene degli azionisti.

Ma bassi salari e alto numero di infortuni sono in relazione strettamente collegati. E come non notare la sintonia di chi chiede eterne commissioni contro le morti sul lavoro senza poteri reali sul modo di produzione, dei Visco che si scagliano contro gli aumenti salariali, dei padroni e dei confederali che invocano più produttività?

I nuovi dati ci dicono più 54% di infortuni denunciati in Lombardia, nei primi mesi del 2022 rispetto al 2021, con Milano più 79%, Brescia 73%, Bergamo 31%. Solo il 31% vuol dire 38 infortuni al giorno, uno ogni 37 minuti!

Gli infortuni mortali in Lombardia nei primi quattro mesi del 2022 sono stati 47, nel 2021 44; a Bergamo 5 nel 2022, nel 2021, 2. Nello stesso periodo precovid erano stati 48 in Lombardia e 6 a Bergamo.

I numeri di questa guerra dei padroni contro i lavoratori ci dicono che stiamo tornando alla normalità, la normalità del sistema di capitalista che dobbiamo rovesciare.


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