giovedì 16 giugno 2022

IL FASCISMO PADRONALE AVANZA, PER TENARIS LA VITA INTERA VA SACRIFICATA ALLA PRODUZIONE PER IL PROFITTO. DECIDE L'AZIENDA: AL LAVORO ANCHE GLI OPERAI INFORTUNATI. OGGI SCIOPERO A DALMINE

La notizia con chiarezza arriva da un comunicato sindacale di Fiom Fim Uilm del 14 giugno, che riferisce di come l'azienda (dopo aver raccolto infiniti accordi aziendali vantaggiosi dai tre sindacati, aggiungiamo noi) abbia rotto la trattativa abbandonando il tavolo confederale sugli infortuni, rivendicando il diritto di valutare attraverso il medico aziendale la diagnosi, fatta in struttura privata (Tenaris tra l'altro è parte con Humanitas dello stesso gruppo industriale Techint) con il potere decisionale di rimandare l'operaio infortunato in reparto con zero giorni di prognosi e una mansione adeguata.

Detto fatto, l'operaio infortunato, con il dito rotto e steccato e la mano fasciata è comandato in reparto con un incarico generico, su decisione del medico aziendale.

Oggi indetto da Fiom Fim Uilm due ore di sciopero per tutta la fabbrica.

  l'appello dello Slai Cobas sc, agli operai per lo sciopero di oggi

ORGANICO AL MINIMO, SEMPRE PIÙ PRECARIO E AL LAVORO A TUTTI I COSTI, DAGLI 80 EURO PER SALTARE I RIPOSI, ALL’ATTACCO DI TENARIS AL DIRITTO ALLA CURA PER GLI INFORTUNATI. SOLO CON LA LOTTA GLI OPERAI POSSONO DIFENDERE LA SICUREZZA E LA SALUTE IN FABBRICA.

Sull’infortunio Ftm/Agg per giorni le notizie sono girate confuse, come se l’operaio avesse scelto di tornare al lavoro, secondo un falso concetto di libertà individuale, perché in fabbrica ciò che fa un operaio ha effetto per tutti e i diritti si difendono con il comportamento e l’azione collettiva dei lavoratori; poi al centro è finito il sistema privato interno di gestione degli infortuni… Ora con un comunicato più chiaro degli altri Fiom Fim Uilm e Rs u ci dicono che nell’incontro del 13 

’… TENARIS HA RIVENDICATO LA NUOVA CLASSIFICAZIONE A GESTIONE INTERNA DEGLI INFORTUNI, PER DARE ALL’OPERAIO INFORTUNATO ZERO GIORNI DI PROGNOSI E RIMANDARLO AL LAVORO…’

I padroni hanno interesse a ridurre le giornate che loro definiscono improduttive (come 104, malattie e infortuni). Per aprirsi la strada hanno cominciato con i ‘premi’ presenza contrattati scalando le giornate di infortunio; con l’utilizzo massiccio dei precari, penalizzati quando si ammalano o si fanno male.

AI PADRONI NON BASTA MAI. OGGI TENARIS GUIDA UN NUOVO E GRAVISSIMO ATTACCO AL DIRITTO ALLA CURA E GUARIGIONE PER CHI SI INFORTUNA. 

Dare un dito oggi vuol SEMPRE dire capitolare domani!

L’ATTACCO DI TENARIS VA RESPINTO.

LO SCIOPERO DI GIOVEDÌ 16

GIUGNO È NECESSARIO E VA 

FATTO.

PER NOI DEVE ESSERE COME UN PASSO IN AVANTI PER RIORGANIZZARE LA FORZA DEGLI OPERAI A DIFESA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO, DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA IN FABBRICA. VERSO UNO SCIOPERO CHE BLOCCHI VERAMENTE LA PRODUZIONE. OGGI FIOM FIM UILM HANNO RICEVUTO UNO SCHIAFFO, MA LO SCIOPERO CHE SERVE NON È PER FAR TORNARE LORO AL TAVOLO, MA PER UNA LOTTA IN AUTONOMIA CON LA DIREZIONE DELLA LOTTA NELLE MANI DEGLI OPERAI.

In autonomia, cioè una ribellione agli accordi sindacali di Fiom Fim Uilm che cogestiscono l’organizzazione del lavoro per avere più tubi, sempre più veloci, con meno operai e sempre più precari; perché in questi accordi non ci sono salute sicurezza, ma flessibilità, produttività; esuberi scambiati con giovani precari spinti sugli impianti ‘ad imparare velocemente…’; incentivi fatti passare nelle assemblee in cambio della riduzione di organici… Di questo dobbiamo liberarci.

ABBIAMO BISOGNO DI UNA POSTAZIONE ISPETTIVA IN FABBRICA NON DI UN FILTRO PRIVATO AGLI INFORTUNI. Gli infortuni di cui si sa poco, motivi e soluzioni, sono troppi. Ad es:

-due mesi fa importante incendio all’ossitaglio per la perdita di olio da un modulo, problema manutenzione, intervento tempestivo e mirato, ritmi di lavoro;

-poche settimane fa al piano colata incidente gru con la siviera che ha urtato il palchetto sivieristi in quel momento vuoto, problema formazione, efficacia degli strumenti di controllo, ritmi di lavoro;

oggi ancora un camion è partito senza sganciarsi dalla gru al forno, sempre ritmi di lavoro.

NON SONO ABBASTANZA GRAVI PERCHÈ GLI OPERAI NE VENGANO INFORMATI? Perché partecipino alla soluzione, perché non avvengano di nuovo?

Questo è l’impegno dello Slai Cobas nelle fabbriche dove siamo presenti, contro infortuni e morti per il profitto; così come siamo attivi per lo sviluppo della RETE NAZIONALE PER LA DIFESA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO, collegamento e forza per gli operai attivi su questo tema. Anche nello sciopero del 16 giugno.

SLAI COBAS per il sindacato di classe


Nessun commento:

Posta un commento