Sindacato
dei Lavoratori Autorganizzati
Intercategoriale
S.L.A.I.cobas
Comunicato
stampa
E’
DI OGGI L’ENNESIMO RINVIO (al 7 febbraio 2023) DELL’UDIENZA
PREVISTA PER STAMATTINA
DELLA
CAUSA DEL SINDACATO SLAI COBAS CONTRO FCA/POMIGLIANO (OGGI
STELLANTIS)
PER
COMPORTAMENTO ANTISINDACALE
PERCHE’
IL TRIBUNALE DI NAPOLI
CONTINUA
A TRACCHEGGIARE DA CIRCA 3
ANNI
SENZA
RIFARE
IL PROCESSO DOPO CHE LA CORTE DI CASSAZIONE, CON DECISIONE DEL 2
GENNAIO
2020
AVEVA ANNULLATO LA PRECEDENTE SENTENZA IN APPELLO CHE DAVA
RAGIONE
ALL’AZIENDA
AFFERMANDO
CHE...
“I
GIUDICI
PARTENOPEI
HANNO
IGNORATO
LA
NORMATIVA
NAZIONALE
CHE,
SU
PRECISO
IMPULSO
DELLE
DIRETTIVE
EUROPEE,
HA
ARRICCHITO
IL DIRITTO ANTIDISCRIMINATORIO”
?!?!?!
POSSIBILE
CHE I GIUDICI
DEL
TRIBUNALE DI NAPOLI
NON
CONOSCEVANO LA
DIRETTIVA
2000/78/CE
IN
MATERIA DI DIRITTO ANTIDISCRIMINATORIO ED IL CONSEGUENTE
D.LGS.
216/2003
CHE
NE COSTITUISCE L’APPLICAZIONE IN ITALIA
?!?!?!
NEL
CASO DI ULTERIORI RINVII DELL’UDIENZA DA PARTE DELLA CORTE DI
APPELLO DI
NAPOLI
SLAI COBAS PREANNUNCIA FORTI INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE DEI
LAVORATORI
NONCHE’
LA RICHIESTA DI PROCEDURA DI INFRAZIONE PRESSO LA CORTE EUROPEA
PER
NON
CONFORMITA’ DELLE SENTENZE DELLA MAGISTRATURA CON LE NORMATIVE
EUROPEE
ED
INTERNAZIONALI IN MATERIA DI DIRITTO ANTIDISCRIMINATORIO, NONCHE’
INIZIATIVE
PER
L’ACCERTAMENTO DI EVENTUALI IPOTESI DI REATO
Con
il pronunciamento del 21 febbraio 2019 e la successiva sentenza del 1
gennaio 2020 e relativi
al
contenzioso giudiziale Slaicobas/FCA la Corte di Cassazione stabilì
un sostanziale ‘cambio di passo’ cui
doveva
conformarsi l’intera giurisprudenza italiana nei vari gradi di
giudizio tenuto conto che ...”le
prevalenti
sentenze
della
magistratura
italiana
ignorano
le
direttive
europee
in
materia
di
diritto
antidiscriminatorio
nei luoghi di lavoro”. Con
queste motivazioni la Corte di Cassazione annullava la
sentenza
del Tribunale di Napoli del 21 novembre 2014 che rigettava il ricorso
del sindacato Slai cobas
contro
Fca per comportamento antisindacale e
trasferimento
discriminatorio
di
316
lavoratori
a
un
reparto-fantasma
creato
ad
hoc
a
Nola
(...”ignorate
le
direttive
europee
in
materia
di
diritto
discriminatorio
da parte dei giudici partenopei”)
e reinviava il contenzioso giudiziale alla stessa Corte di
appello
di Napoli che, col collegio giudicante in diversa composizione doveva
conformarsi a tali direttive.
Dopo
ben 2 anni i “giudici partenopei” fissavano la data della causa
per l’8 febbraio 2022... poi la
spostavano
al 6 dicembre 2022 ed ancora oggi l’hanno repentinamente rinviata
d’ufficio al 7 febbraio
2023
Costituito
dalla Fiat 14 anni fa, il 5 maggio 2008, all’unico scopo di
deportarvi i lavoratori più sindacalizzati
nonché
quelli a
ridotte capacità lavorative,
il
Reparto-Confino
di Nola,
ovvero la pseudo unità produttiva del
cosiddetto
Polo Logistico WCL
(World
Class
Logistic)
non
è
mai
entrato
in
funzionale
attività.
Tra
altro
il
reparto
- secondo gli inverosimili piani industriali vantati all’epoca
dall’azienda - avrebbe dovuto fungere da “centro di
smistamento
e preparazione dei
materiali
componentistici
da
assemblaggio
necessari
alla
produzione
di
Fiat
Pomigliano”,
nonché da “eccellenza di supporto logistico per i siti produttivi
del centro-sud”...
Si pensi all’assurdità
produttiva
di far transitare i camion coi rifornimenti dei materiali di
componentistica destinati alla produzione di
Pomigliano
da contabilizzare non all’accettazione materiali dello stabilimento
ma in una sede allocata a Nola e distante
circa
20 km, per poi fare proseguire successivamente gli stessi camion per
lo stabilimento di Pomigliano. Figurarsi per
i
rifornimenti per gli stabilimenti di Cassino, Pratola Serra, Chieti e
Melfi col conseguente allungamento di centinaia di
chilometri
del transito su gomma dei materiali.
Slai
cobas -
Coordinamento Provinciale di Napoli - Pomigliano d’Arco, 6 dicembre
2022
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