Salutiamo tutti i compagni le organizzazioni e i lavoratori presenti a questa assemblea. Abbiamo partecipato nello spirito che sia necessario estendere ed elevare la mobilitazione dato che la lotta contro la guerra inter-imperialista è una delle lotte più concrete e importanti in questo momento. Il problema che noi dobbiamo lottare contro il nostro imperialismo è chiaramente una cosa da chiarire a maggior ragione contro il ruolo attivo che ha il nostro imperialismo che non è solo di essere servo fedele della Nato e degli Usa ma al servizio dei padroni italiani che hanno interessi in questa guerra, come la vendita di armi, come la ricostruzione, interessi anche per continuare a spartirsi le risorse e fare profitti sulla nostra pelle, vedi Eni/gas, Italia hub del gas/mediterraneo. Per non parlare che c’è una politica imperialista del nostro governo di espansionismo, basta vedere l’attivismo del governo Meloni in Algeria ed Egitto. Per questa battaglia contro la guerra imperialista e anche su come portare avanti l’obbiettivo che si diceva nell’introduzione: "pace agli oppressi e guerra agli oppressori", bisogna partire da un problema. Di fondo, e visto che è stato citato da altri Lenin, riprendiamo questo passo: “comprendiamo l’inevitabile legame delle guerre con la lotta delle classi nell’interno di ogni paese e quindi comprendiamo l’impossibilità di distruggere le guerre senza distruggere le classi ed edificare il socialismo e quindi la legittimità delle guerre della classe oppressa contro quella che opprime”. Detto questo il centro dell’iniziativa è come lottiamo contro il ruolo attivo del nostro imperialismo, e contro questo governo che sta portando avanti una politica nazionalista attraverso una propaganda ideologica fascista, anche attraverso l’azione, a sostegno dell’economia italiana, dei confederali portata nelle fabbriche ad alimentare l’aristocrazia operaia, che vive delle briciole dell’imperialismo frutto dello sfruttamento dei popoli, per dividere la classe operaia. Il fascismo porta la guerra e la guerra porta il moderno fascismo, questo nell'azione internazionalista ci porta a dover alzare il livello della coscienza e dello scontro necessario; guardare alle cause che portano le conseguenze che combattiamo ogni giorno sul posto di lavoro e nella società, unirsi con i proletari e i popoli che conducono la stessa lotta nei loro paesi e su scala mondiale per passare all’attacco.. Nelle giornate del 24 e 25 febbraio, anniversario dell’intervento dell’imperialismo russo in Ucraina, ma all’interno di una preparazione alla guerra inter-imperialista da parte di Usa/Nato usando il cavallo di troia del regime nazista di Zelenski, noi siamo per una mobilitazione di lotta proletaria e popolare internazionalista. Quindi il 24 le iniziative si faranno sui posti di lavoro per far schierare i lavoratori contro la propaganda di guerra del governo, fino ad arrivare a costruire iniziative, fermate e scioperi. Lo strumento della mozione operaia con raccolta di firme che è partita in più di 10 fabbriche è uno strumento per far prendere posizione anche attraverso l’analisi della situazione e delle forze in campo, per porre il legame tra la guerra imperialista e la lotta di classe, mentre continua l’attacco del governo Meloni con la guerra quotidiana ai proletari che lottano, anche con l’aumento della repressione. Per quanto riguarda il 25 febbraio e le manifestazioni, vedremo come rapportarci alle iniziative che possono avere un carattere locale, regionale, o nazionale tra cui quella di Genova dove un settore di lavoratori si sta muovendo, per fare la nostra parte per la partecipazione nelle realtà dove siamo presenti. Per lottare contro il ruolo attivo del nostro imperialismo la mobilitazione dei lavoratori combattivi è essenziale ma non basta, serve la lotta politica contro padroni e governo attraverso lo strumento del fronte unico di classe anticapitalista e antimperialista che dia gli strumenti ai proletari per condurre la guerra alla guerra, perchè il problema è sempre quello dove siamo rimasti e oggi a maggior ragione con la guerra imperialista: la necessità di opporre un fronte politico per fare la guerra contro i nostri oppressori.
Su questo invitiamo tutti a continuare la discussione e il confronto nell’Assemblea proletaria anticapitalista di Roma del 18 febbraio allo spazio Metropoliz dalle 1030 alle 1830.
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