venerdì 17 febbraio 2023

17 febbraio - CONTRO L'ATTACCO DDL GOVERNO MELONI E REGIONE SICILIA AL REDDITO DI CITTADINANZA: Palermo: blitz dei disoccupati percettori di Reddito di Cittadinanza all’Assemblea Regionale Siciliana

 

Questa mattina un gruppo di disoccupati percettori di Reddito di cittadinanza si è dato appuntamento a Piazza del Parlamento, fuori dall’ingresso principale dell’Assemblea Regionale Siciliana, per contestare la scelta dei parlamentari siciliani di aumentarsi lo stipendio fino a 12mila euro. «I veri parassiti sono in Parlamento» è scritto sullo striscione che hanno portato in Piazza, per sottolineare come chi, dall’alto dei dorati scranni dell’ARS, ogni giorno si riempie la bocca di parole contro chi percepisce il reddito, non ci abbia pensato due volte ad aumentarsi lo stipendio. Azione simbolica dei disoccupati che percepiscono il reddito di cittadinanza, che questa mattina hanno messo in atto un blitz davanti l’ingresso dell’Ars di piazza del Parlamento. La protesta è contro la norma inserita nelle legge di bilancio 2023 della Regione Siciliana, che ha previsto l’aumento dello stipendio dei deputati all’Ars di circa 900 euro. Una quota che corrisponde quasi al doppio della rata media mensile erogata ai percettori di Rdc.

Le dichiarazioni

«I nostri rappresentanti nel parlamento siciliano hanno persino rinunciato a dormire venerdì notte per difendere e far valere le proprie idee, per tutelare i propri elettori e assicurarsi che venisse approvata una norma davvero fondamentale per la Sicilia: l’aumento del loro stipendio.

Si lo sappiamo, ci sarebbero stati altri milioni di problemi per cui avremmo voluto vedere i nostri deputati svegli fino a tarda notte: la disoccupazione, l’emigrazione forzata, il dissesto idrogeologico, l’istruzione, la sanità, l’inquinamento, l’università. A tutto questo, purtroppo, non ci hanno pensato» – spiegano i manifestanti. Aveva già generato polemiche l’affermazione di Gianfranco Miccichè, ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana, oggi deputato regionale, durante l’agguerrito dibattito in aula durato fino a tarda notte: «con l’indennità da parlamentare arrivo a fine mese e chiedo scusa a chi purtroppo non ci arriva. Ma non ho ville, non ho yacht e non rubo, si è montato un polverone su un automatismo». Ma Davide Grasso, presidente dell’associazione Basta Volerlo ribatte: «Un po’ come il reddito di cittadinanza no? Anche i percettori di reddito non hanno ville né yacht, e non arrivano alla fine del mese; strano però che nessun deputato regionale abbia perso neppure un attimo di sonno per difendere i miseri 594,77 euro che in media vengono erogati a un percettore in Sicilia. 594,77 euro che permettono a 228.162 beneficiari, di pagare la luce e il pane, non gli yacht e le ville». Nello striscione esposto stamattina si legge «i veri parassiti sono in parlamento», per lanciare una provocazione ai deputati dell’Ars, accusati di non aver speso neanche una parola durante le ore di aula verso i disoccupati che percepiscono il reddito e lo perderanno già a luglio. «Noi siamo d’accordo, non bisogna dare soldi pubblici agli sfaticati, a chi si frega lo stipendio senza fare niente, mentre c’è gente che lavora per guadagnarsi da vivere… – ribatte Toni Guarino di Basta Volerlo – Bisogna subito togliere lo stipendio ai deputati regionali! Gli occupabili tutti a lavorare, chi ha famiglia a carico a fare i corsi di formazione. È finita la pacchia».


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