martedì 18 marzo 2025

18 marzo - SI ALLUNGA LA CATENA DEGLI OPERAI CHE MUIONO NELL'EDILIZIA: Incidente sul lavoro a Monreale, operaio edile cade dal tetto e muore

 

ma allo stesso tempo denunciamo le schifose parole parole della segretaria della Cisl Federica Badami che dice "Siamo stanchi e addolorati, la frequenza di questi gravi episodi ci allarma»". Proprio loro che marciano fianco a fianco col governo fascista Meloni, che proprio sulla sicurezza sul lavoro continua a tagliare e sposta le risorse per il riarmo, mostrando che gli assassini sui posti di lavoro sono una guerra di classe e come tale gli operai devono combatterla

di Redazione

Un operaio edile di 55 anni, Antonio Alongi, è morto cadendo dal tetto tetto di una villetta a due elevazioni in via Regione Siciliana, a Monreale, alle porte di Palermo. Sono intervenuti i carabinieri, insieme al personale del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Palermo. I soccorritori del 118, giunti con un’ambulanza, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’operaio. I militari dell’Arma specializzati in sicurezza sul lavoro hanno avviato un’indagine per chiarire le cause dell’incidente e verificare se fossero state adottate le misure di sicurezza previste dalla normativa. La salma dell’operaio è stata portata all’istituto di medicina del Policlinico per eseguire l'autopsia.

I sindacati

«Ancora una volta il mondo del lavoro paga un prezzo inaccettabile sul fronte della sicurezza sul lavoro, quello della vita dei lavoratori. Siamo vicini alla famiglia della vittima dell’ennesima tragedia. Siamo stanchi e addolorati, la frequenza di questi gravi episodi ci allarma». Ad affermarlo è Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani intervenendo sull’incidente sul lavoro. «Da chiarire bene la dinamica ma di certo, con oltre seimila casi di infortuni sul lavoro solo lo scorso anno, il nostro territorio si conferma fra i più colpiti da questa vera e propria emergenza. Lo ribadiamo servono subito politiche mirate di prevenzione e misure specifiche per settore e territorio partendo proprio dallo studio dell’incidenza del fenomeno. La sinergia fra tutte le realtà che si occupano del tema deve essere alla base di ogni strategia futura». Per il segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese, «è sempre il settore edile ad essere quello più colpito, se non si interviene con adeguati dispositivi di sicurezza, prevenzione e controlli nei cantieri, i rischi corsi da questi lavoratori non potranno mai essere eliminati. Fondamentali potrebbero essere le nuove tecnologie per creare ambienti di lavoro sicuri. Mercoledì 19 celebreremo il nostro congresso provinciale a Palermo, e uno dei temi centrali per noi, è e sarà sempre quello della sicurezza, la tutela della vita viene prima di ogni altra logica o priorità», conclude Danese. 

«L'ennesima tragedia sul lavoro che distrugge un’altra famiglia e interroga tutti, a soli dieci giorni di distanza dalla morte del giovane imprenditore schiacciato a Termini Imerese dal mezzo che stava utilizzando». Lo dice il segretario generale della Fillea Cgil Palermo, Piero Ceraulo. La Fillea si è recata sul luogo dell’incidente, per verificarne le dinamiche. «Nei comuni della provincia - afferma Ceraulo -, si sta registrando un aumento repentino di lavoro nero e irregolare e si avviano cantieri in assenza di denuncia di inizio dei lavori e di norme di sicurezza e di tutele. La dice lunga il fatto che sul posto non ci fosse il cartello del cantiere, che invece deve essere ben visibile e contenere le informazioni sulla ditta coinvolta nella realizzazione dei lavori, su chi li ha commissionati, sulle autorizzazioni concesse». Oggi la Fillea aveva in corso una riunione con il comitato delle vittime del lavoro edile, di cui fanno parte anche i familiari delle vittime della strage di Casteldaccia, che hanno appreso quasi in diretta del nuovo incidente mortale. «A distanza di quasi un anno dalla terribile strage di Casteldaccia, oggi ci siamo ritrovati insieme ad affrontare un dramma che ancora una volta ha sconvolto un’altra famiglia - dicono Fabrizio Giordano, Chiara Raineri e Monica Garofalo, responsabile del comitato - Lanciamo per l’ennesima volta il nostro appello alle istituzioni, chiedendo di intervenire in maniera concreta e immediata».

«Non passa giorno senza leggere o ascoltare dichiarazioni scandalizzate per la carenza di sicurezza nei posti di lavoro. In Sicilia, però, si continua a conteggiare una lunga scia di morti sul lavoro. Un altro padre di famiglia, infatti, oggi non tornerà più a casa». Così Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia, alla notizia dell’infortunio mortale in cui ha perso la vita l’operaio edile Antonino Alongi, di 55 anni, che aggiunge: «Mentre attendiamo di capire cause e circostanze di questo ennesimo incidente, ci stringiamo forte a questa famiglia. Bisogna fare scelte di cambiamento, e subito. Da anni chiediamo norme più restrittive sulla sicurezza, strumenti per la formazione e maggiori risorse per il controllo».




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