lunedì 1 luglio 2019

1 luglio - da tarantocontro: Questa mattina alla fabbrica ArcelorMittal - il volantino

COMUNICATO AI LAVORATORI
La minacciata insensata arrogante ricattatoria di ArcelorMittal, per imporre immunità penale, cassintegrazione ‘permanente’, per avere mani libere per massima flessibilità di sfruttare, usare le ditte d’appalto al posto dei lavoratori diretti, non richiamare nessuno dei cassintegrati ex Ilva AS – mentre si fanno dei corsi di formazione farsa, non permettere miglioramenti dell’AIA e del piano ambientale, non deve passare.
La cassa integrazione non doveva neanche cominciare senza accordo sindacale prima degli incontri del 4 e 9 luglio - farla cominciare significa semplicemente avallarla poi a questi Tavoli.
Bentivogli Fim si schiera apertamente con i padroni di Confindustria, Federmeccanica, ArcelorMittal; altri sindacalisti seminano paura e allarmismo tra i lavoratori per farli stare buoni o per addirittura mobilitarli al fianco dei padroni, come sciaguratamente avvenne a marzo 2012.
Chiariamo a tutti che ArcelorMittal non può arrogarsi il diritto di chiudere gli impianti dello stabilimento siderurgico di Taranto il 6 settembre prossimo nel caso il Governo confermi il Decreto crescita, in cui è inserito il (mini)stop alla cosiddetta immunità penale. Questa minaccia che non ha alcun senso, perchè ArcelorMittal non è ancora il proprietario dell’ex Ilva ma ne è il gestore fintanto che non si perfezionerà il contratto di acquisto con lo Stato italiano: ora paga l’affitto.
Semmai, potrebbe fermare provocatoriamente e temporaneamente la produzione - che non è proprio la stessa cosa, assumendosi così la grave responsabilità sociale, sindacale, politica e penale di questo atto. E se ArcelorMittal decidesse di recedere dall’accordo – ed è l’unico percorso possibile per il gruppo -, lo stabilimento tornerebbe in qualche modo nelle mani dello Stato, nella forma dei commissari inizialmente e in una nuova vendita o nazionalizzazione.
A fronte della arroganza e ricatto padronale, occorre il "ricatto" operaio, l'organizzazione dello sciopero, del blocco della produzione.
TA. 1.7.2019
Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto
via L.Andronico, 47 TA - slaicobasta@gmail.com - 3475301704


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