venerdì 27 marzo 2020

27 marzo - DEPOSITO ITALTRANS, LOGISTICA AL LAVORO A TUTTI I COSTI, ANCHE CON LA FEBBRE, ANCHE A RISCHIO DI CONTAGIARE TUTTI, E LE FAMIGLIE I COMPAGNI DI LAVORO REAGISCONO E COSTRINGONO IL CAPO A LASCIARE ANDARE A CASA UN LAVORATORE. MA SERVE FERMARE TUTTE I PRODOTTI NON NECESSARI.




Questa mattina un lavoratore della grande piattaforma logistica si presenta al lavoro. Hanno istituito i controlli all’ingresso per la temperatura. Tossisce, trovano che ha la febbre, vuole andare a casa.
Ma il capo dice che deve andare al lavoro.
I compagni di lavoro reagiscono, vanno dal capo per chiedere perché lo abbia fatto entrare, ‘se è malato lui ci ammaliamo tutti’. Il capo prova a sostenere che non è vero che sta male, che ‘fa il furbo’. Niente da fare. Questa mattina a dovuto mollare.


Altro orario, altra portineria, in coda per la temperatura, un operaio ci racconta; i due colleghi davanti a me passano senza fermarsi, chiedo perché non sono stati controllati e mi rispondono ‘che non c’è tempo di farlo con tutti, bisogna iniziare il lavoro

UN ESEMPIO DI LOTTA DA SEGUIRE E RAFFORZARE, PERCHÈ SOLO COSÌ SI PUÒ DIFENDERE LA SALUTE E LA SICUREZZA .
I PADRONI SI LIMITANO ALLA FORMALITÀ DELLE MISURE DI SICUREZZA, QUATTRO CARTELLI NELLE BACHECHE E MASCHERINE SCADENTI DA USARE PIÙ VOLTE.
E POI VIA NEI REPARTI, AMMASSATI E DI CORSA COME SEMPRE.
LA VITA OPERAIA È UN PREZZO CHE I PADRONI SONO DISPOSTI A PAGARE. PER LORO VALE UN SACCHETTO DELLA SPESA.




 

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