venerdì 11 giugno 2021

11 giugno - Aggressione armata alla FedEx-Zampieri di Tavazzano: un lavoratore del SI Cobas in fin di vita!

 massima solidarietà e sostegno ai lavoratori Si Cobas e vicinanza al lavoratore massacrato dalla feccia assassina al soldo dei padroni Fedex e in gravi condizioni.

Slai Cobas sc


AGGRESSIONE ARMATA ALLA FEDEX- ZAMPIERI DI TAVAZZANO (LODI): UN LAVORATORE E’ IN FIN DI VITA MENTRE LA POLIZIA STA A GUARDARE!!!

FEDEX E ZAMPIERI MAFIOSI ASSASSINI!!!

Poco fa, verso l’1,00 di notte, alla Zampieri di Tavazzano il presidio dei lavoratori Fedex di Piacenza è stato aggredito a colpi di bastoni, frammenti di bancali, sassi e bottiglie da una cinquantina di bodyguard assoldati dai padroni. La squadraccia guidata dai capiclan di Zampieri, mimetizzatisi tra i lavoratori e col sostegno di qualche crumiro, ha attaccato il presidio, composto da circa 40 lavoratori del SI Cobas a mani nude, e per circa 10 minuti è stato lasciato agire indisturbato dalla polizia che era a pochi passi e non ha mosso un dito.

Il risultato è un lavoratore di Piacenza con la testa fracassata, e attualmente ricoverato in fin di vita!!!

E’ oramai evidente la reale identità di Zampieri: un’organizzazione mafiosa che agisce col sostegno di Fedex e col beneplacito delle forze dell’ordine. Come accaduto due settimane fa a San Giuliano Milanese, questi criminali hanno teso un agguato in maniera infame e vigliacca, approfittando della presenza meno numerosa del presidio rispetto ad altre sere a causa dell’impegno dei lavoratori su altri fronti di lotta. La lotta eroica dei lavoratori di Piacenza, oltre ad imprimere pesanti perdite economiche al colosso americano e ai suoi scagnozzi di Zampieri, sta contribuendo a svelare una volta per tutte la reale identità di Fedex: un’associazione a delinquere che si serve della criminalità organizzata per reprimere col sangue le proteste dei lavoratori.

Lo abbiamo promesso tre mesi fa e stiamo mantenendo l’impegno: Fedex e Zampieri non avranno tregua finchè non sarà restituito il posto di lavoro ai facchini di Piacenza!

Le loro aggressioni non fanno altro che rafforzare la lotta dei lavoratori e indebolire e screditare il fronte padronale!

Continueremo a rispondere colpo su colpo alla loro violenza con la forza organizzata dei lavoratori di tutta la filiera e dell’intero settore della logistica. Denunceremo in tutte le sedi che i complici del tentato omicidio di stasera sono il governo Draghi, il ministro Giorgetti e le forze di polizia che attaccano gli scioperi e assistono inermi alle aggressioni di bande armate contro i lavoratori!

Per questo il 18 giugno invitiamo tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero nazionale del Trasporto merci e Logistica, e invitiamo tutti i proletari, i solidali e i movimenti che intendono opporsi alla brutalità di padroni e mazzieri a manifestare sabato 19 giugno a Roma.

Il SI Cobas si stringe al fianco del lavoratore colpito, augurandosi che tutto vada per il meglio, e chiama tutti i propri aderenti alla mobilitazione per far si che questa infame aggressione non resti impunita.

SI Cobas nazionale

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