domenica 13 giugno 2021

13 giugno - la repressione fascista di padroni, mazzieri coperta da polizia, governo e dirigenze sindacali confederali non passerà! nostro comunicato e info SI COBAS

 

 comunicato congiunto 

unità di lotta ai presidi e iniziative di lotta dei 

lavoratori Fedex  ovunque è possibile

estendere la lotta negli altri posti di lavoro e la 

solidarietà da lavoratori a lavoratori ovunque

sciopero del 18 nella logistica - iniziative di 

solidarietà sugl altri posti di lavoro in quella 

giornata

a Roma manifestazione nazionale il 19 giugno


Slai Cobas per il sindacato di classe 

coordinamento nazionale

proletari comunisti

soccorso rosso proletario

movimento femminista proletario rivoluzionario

 

13 giugno 2021

Il tentato omicidio ad opera di Zampieri non deve restare senza conseguenze. Fermiamo la nuova “strategia della tensione” anti-operaia

Giugno 12, 20210 

IL TENTATO OMICIDIO AD OPERA DI ZAMPIERI NON DEVE RESTARE SENZA CONSEGUENZE.

FERMIAMO LA NUOVA STRATEGIA DELLA TENSIONE CONTRO I LAVORATORI IN LOTTA!

Nel pomeriggio di oggi il nostro compagno Abdelhamid ha lasciato l’ospedale di Lodi con una prognosi di 15 giorni, fratture al naso e il volto tumefatto. Ma poteva andare molto peggio!

Le immagini dell’agguato avvenuto nella notte di giovedì, pubblicate sulla nostra pagina e veicolate nelle scorse ore su tutti i media nazionali, svelano inequivocabilmente che chi ha armato la mano delle squadracce in azione a Tavazzano, lo ha fatto col chiaro intento di uccidere. Il goffo tentativo operato da Zampieri e da ambienti della Questura di derubricare l’accaduto come una semplice rissa scatenata dal malcontento dei lavoratori per i continui scioperi, si sta rivelando un boomerang clamoroso nei confronti dei padroni, di chi li protegge e dei mafiosi che fungono da loro braccio armato. I video in nostro possesso (alcuni dei quali saranno pubblicati nelle prossime ore) mostrano chiaramente come l’azione armata sia stata sollecitata dai responsabili di Zampieri e preordinata con tanto di preparazione e deposito dei bastoni all’interno del magazzino. Che Zampieri abbia assoldato nelle sue fila qualche operaio disperato alle sue dipendenze imponendogli di aggregarsi alle squadracce di mercenari dietro il ricatto del mancato rinnovo del contratto non lo escludiamo: già in occasione della precedente aggressione avvenuta a San Giuliano Milanese lo scorso 24 maggio, alcuni lavoratori pakistani hanno ammesso di essere stati spinti allo scontro “perché siamo assunti a tempo determinato con paghe di 30 euro a notte, e se non si fermano gli scioperi Zampieri non ci rinnova il contratto”. Quel che è certo è che a guidare la manovalanza armata sono sempre gli uomini di Zampieri e i bodyguard della famigerata agenzia di intelligence Skp!

Il SI COBAS NON CONSENTIRÀ CHE QUESTA VICENDA FINISCA NEL DIMENTICATOIO!

È ORA DI DIRE BASTA ALL’UTILIZZO DI MERCENARI E AGENTI PRIVATI PER ASSALTARE I LAVORATORI IN SCIOPERO!

È ORA DI FERMARE CON OGNI MEZZO NECESSARIO QUESTA ESCALATION DI VIOLENZA CONTRO LE LOTTE OPERAIE!

Per più di 10 anni il nostro sindacato ha sempre manifestato e scioperato fuori ai cancelli dei magazzini in maniera completamente pacifica e a mani nude: ma se questo vuol dire esporre i lavoratori a rischiare la vita per reclamare i propri diritti e subire passivamente la violenza e la furia padronale, allora si rende necessaria e non più rinviabile l’organizzazione dell’autodifesa operaia e proletaria!

SE SI CONSENTE A FEDEX E A ZAMPIERI DI AGGREDIRE INDISTURBATI E ATTENTARE ALLA VITA DEI LAVORATORI, ANCHE GLI ALTRI PADRONI SARANNO SPINTI A FARE ALTRETTANTO E AD ASSOLDARE ORDE DI MAZZIERI AL LORO SERVIZIO!

Il 18 giugno sciopereremo in tutta la logistica e il 19 saremo a Roma per respingere una volta e per tutte questi attacchi, e per denunciare le connivenze e le complicità tra i padroni, le forze dell’ordine e il governo Draghi nel costruire una nuova strategia della tensione contro i lavoratori in lotta.

Per parte nostra, continuiamo ad insistere sulla necessità immediata di un tavolo istituzionale a Roma col ministro dello sviluppo economico Giorgetti per risolvere la vertenza-Fedex e consentire il ritorno al lavoro dei 272 facchini di Piacenza. Nell’immediato, diamo indicazione a tutti i Cobas di rifiutarsi di lavorare merce proveniente dai magazzini Zampieri, e invitiamo tutti i solidali a costruire una campagna immediata per il boicottaggio di FedEx in contemporanea con l’imponente campagna pubblicitaria condotta da quest’ultima in occasione degli europei di calcio.

Solo la lotta paga!

Toccano uno – Toccano tutti

SI Cobas nazionale




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