giovedì 3 giugno 2021

3 giugno - dal blog tarantocontro: GLI AVVOCATI DI TORINO DELLE PARTI CIVILI SLAI COBAS SC E LAVORATORI ORGANIZZATI DA ESSO SULLA SENTENZA DEL PROCESSO ILVA

 

AVV. SERGIO BONETTO

Le responsabilità sono state indicate in modo preciso. I tentativi di togliersi dalle responsabilità (vedi anche l'ultima dichiarazione di Vendola) non hanno portato e non portano da nessuna parte.

Confidiamo che la Corte d'Appello confermi questa sentenza.

Questa sentenza ha riconosciuto il diritto di lavorare senza esporsi al rischio di malattia o morte. E' quello che noi abbiamo affermato fin dal principio e che ha guidato la presentazione della maggior parte delle nostre parti civili, cioè che non era solo chi fosse già stato danneggiato ad avere legittimità di essere parte civile, ma tutti i lavoratori, gli abitanti dei quartieri inquinati che ogni giorno temevano e rischiavano per la loro salute e vita. 

In questo senso questa sentenza è "storica", è la terza sentenza in Italia, dopo quella dell'Eternit e della ThyssenKrupp. 

Se una punta di critica devo fare è per la scarsa attenzione verso le parti civili di operai Ilva, lavoratori, cittadini, famigliari. Su questi la Corte da un lato ha ammesso tutti, ma dall'altro si è sprecata poco nel quantificare il risarcimento: 5mila euro, quando, per esempio al processo Eternit in cui anche qui vi erano sulle 1000 parti civili sono state riconosciute 30mila euro a testa. 

AVV. ENZO PELLEGRIN

Confermato l'impianto accusatorio nel processo Ambiente Svenduto. Il primo grado del processo ha condannato molti degli imputati alle pene di legge e soprattutto ha riconosciuto le provvisionali per danno da esposizione alle parti civili da me rappresentate, lavoratori del cimitero San Brunone ed abitanti dei quartieri inquinati.

È un processo che ha visto anche e soprattutto l'impegno infaticabile di un combattivo sindacato conflittuale, lo Slai Cobas di Taranto, e dei suoi altrettanti infaticabili militanti guidati da Margherita Calderazzi ed Ernesto Palatrasio, nonchè di un grande ambientalista e pacifista, il Prof. Alessandro Marescotti. Personaggi e militanti che ho l'onore di aver conosciuto e stimato, e che ringrazio per il loro insostituibile impegno e lavoro.

Con la loro azione diretta, il sindacato Slai Cobas e l'associazione Peace-link, hanno contribuito a sollevare l'attenzione sociale e giudiziaria su uno dei più grandi disastri ambientali del mondo, e sulle loro vittime: l'ambiente, i lavoratori, i cittadini di quella bella Taranto che ho iniziato ad amare, in barba all'inutilitá della politica elettoralista dei partiti, i quali arriveranno ora a tentare di mettere i loro cappelli per prender voti.

I partiti hanno invece visto nel processo la chiara condanna politica della loro inutilità, del loro servilismo, della loro ipocrisia, e in qualche caso qualcuno  ha  avuto anche una condanna giudiziaria per la responsabilità di alcuni personaggi.

Questo il primo grado di un processo, che si è fatto in aula, con le garanzie del nostro processo e la decisione di un collegio giudicante integrato dai giudici popolari, il cui giudizio considero di somma importanza anche dal punto di vista democratico.

Da militante sociale, ma anche da convinto garantista, aspetto con piena serenità il secondo grado.


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