martedì 12 giugno 2012

bergamo , molta solidarietà intorno a eliana como-emarginata dalla fiom


Nella provincia di Bergamo si sta consumando una delle pagine più tristi 
della storia sindacale recente della FIOM.
Al solito, e ormai insopportabilmente, si usano strumenti burocratici e
autoritari per gestire e affrontare la battaglia politica interna che gli
avvenimenti degli ultimi anni provocano anche all'interno della FIOM e di
tutta la Cgil.

Eliana Como è una compagna della FIOM che da qualche anno è stata
catapultata da Roma nella provincia di Bergamo, a svolgere il lavoro
sindacale in un territorio a dir poco ostile. In poco tempo è riuscita a
costruire un legame forte con le fabbriche ed ha costruito faticosamente la
sua nuova vita......

Eliana è sempre stata coerentemente dalla parte dei lavoratori, schierata
con la sinistra sindacale, ha sostenuto incondizionatamente le battaglie
degli operai della SAME, e di tutti quegli operai che nella bergamasca
vogliono vender cara la pelle ai padroni, al governo e ai loro
fiancheggiatori sindacali. La compagna è diventata una spina nel fianco per
tutti quei burocrati che credono di poter continuare a fare il sindacato
degli ammiccamenti in questa fase di radicale attacco ai lavoratori.
Alla Fiom di Bergamo è diventata quotidiana la sana battaglia delle idee. Ma
negli ultimi giorni, visto che qualche apparato non aveva la meglio, il
segretario generale in persona è intervenuto. Non entrando nel merito della
battaglia che la democrazia interna dovrebbe garantire, ma tentando in
maniera burocratica di rimuovere il problema: Eliana viene ritrasferita
d'ufficio a Roma.

Non importa che la sua vita e il suo radicamanto è lì ormai, e che non c'è
nessuna motivazione di politica sindacale, torna a Roma o potrebbere
addirittura essere LICENZIATA!

In questo caso come già nei confronti delegati della Piaggio, anche in un
sindacato combattivo come la Fiom trovano spazio logiche burocratiche e si
annidano apparati che pensano più alla salvaguardia dei propri equilibrismi
che alle necessità della lotta sindacale e agli interessi dei lavoratori che
dovrebbero rappresentare.

Noi lavorartrici e lavoratori autoconvocati ci schieriamo fermamente accanto
alla compagna nella sua lotta per continuare a svolgere il suo lavoro a
fianco delle delegate e dei delegati, operai e operaie, che assieme a lei e
tanti altri compagni della rete "resistenze operaie" stanno costruendo una
forte sinistra sindacale nel territorio.

Non ci stiamo ad accettare che le mannaie dall'alto taglino le gambe a
chiunque si ponga sul terreno dell'organizzazione autonoma e radicale dei
lavoratori e delle lavoratrici.

Solidarietà alla compagna Eliana.

lavoratori autoconvocati 

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