lunedì 11 giugno 2012

i piedi in due staffe della fiom - il caso eliana como



Eliana Como è da anni una militante della Fiom.

Eliana è una animatrice della minoranza di sinistra della Fiom a Bergamo e
in Lombardia, il cui  sostegno è stato decisivo perché sorgessero realtà
operaie e Rsu protagoniste di iniziative radicali, scioperi, presidi,
vertenze contro l’intensificazione dello sfruttamento del lavoro.
La segreteria provinciale bergamasca e quella nazionale della Fiom hanno
deciso di "promuovere" Eliana, spedendola a Roma a ricoprire altro incarico.
Ma il suo allontanamento da Bergamo è un atto politico teso a farla finita
col suo impegno sindacale di attivazione del protagonismo operaio, teso a
neutralizzare, isolare e reprimere le istanze, le lotte di tanti operai e
operaie, che in questi mesi hanno dato vita in Fiom all’area programmatica
“Rete Resistenze Operaie”.
Un’area sindacale molto attiva in scioperi contro la cancellazione dell'art.
18, lo smantellamento degli ammortizzatori sociali, la condanna al lavoro
precario a vita, l'innalzamento spietato dell’età pensionabile.
Questo, mentre la Cgil, al seguito di Cisl e Uil, ha deciso di cedere al
disegno di legge Fornero e al governo Monti; e mentre non promette niente di
buono nemmeno il segretario generale Fiom, Landini, molto più attento a
tessere un rapporto politico col centrosinistra, piuttosto che alla ripresa
del conflitto nei luoghi di lavoro.

denuncia proveniente dai cobas pisani 

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