martedì 12 giugno 2012

contrasti in fiom Sergio Bellavita - Landini lavora per ricomporre il centrosinistra. Pace fatta con il PD? Noi no!


Sergio Bellavita - Landini lavora per ricomporre il centrosinistra. Pace 
fatta con il PD? Noi no!


- Sergio Bellavita - Landini lavora per ricomporre il centrosinistra. Pace
fatta con il PD? Noi no!Davanti ad una platea identificata nominalmente, in
una sala persino "bonificata" dalle unita' cinofile delle forze dell'ordine,
sabato scorso si e' svolto a Roma l'incontro con i partiti promosso da
Landini. Abbiamo espresso sin dall'inizio molte riserve su come e' stata
mediaticamente costruita l'iniziativa, tutta giocata sul partito fiom, fiom
che minaccia di scendere in politica direttamente ecc ecc. Toni bellicosi
che, peraltro, la relazione di landini ha evitato con attenzione. Nel
disegnare il più che condivisibile devastante scenario socio-economico e la
condizione concreta dei lavoratori,Landini ha omesso un dettaglio: il
partito democratico con Bersani li' presente e' il maggior azionista
politico del governo Monti. (...).....

E' l'ispiratore e il sostenitore della politica di austerita', sostiene il
pareggio di bilancio, il fiscal compact. Ha lavorato contro lo sciopero
generale, pretende l'unita' CGIL-CISL-UIL, ha difeso il modello Marchionne
(l'elenco e' interminabile) Non ha alzato un dito, se non per votare si,
sulle pensioni da lavoro cancellate dalla Fornero.

In più , nel paese e' aperta una battaglia contro l'approvazione della
controriforma Fornero che cancella l'art.18, perche' non e' stata posta al
PD come discriminante ?

Non si coglie, se non a parole, la natura di fondo della crisi e
dell'attacco durissimo posto ai lavoratori ed alle lavoratrici. Un attacco
che richiede un conflitto di pari radicalita' da parte del sindacato.

La polarizzazione e la radicalizzazione che la fase induce e' tale che tra
il conflitto generale,prolungato, il sindacato di classe da una parte e il
sindacato corporativo subordinato alle logiche d'impresa e governo
dall'altra, non c'e' nulla.

Parimenti sul piano politico o c'e' una forza radicalmente anticapitalista
coerente e conseguente sul piano della ricostruzione dell'opposizione
sociale o c'e' il governo Monti. In mezzo non c'e' nulla e qualsiasi cosa
voglia tentare di stare in mezzo sara' inevitabilmente trascinata o di qua'
o di la'.

Qui vengono le ragioni del dissenso profondo rispetto all'interlocuzione con
il PD. Hanno ragione i lavoratori della Perini che in assemblea hanno
dichiarato che non voteranno mai più per chi cancella l'art.18.

Dovremmo, come Fiom ,più occuparci di come organizzare il conflitto e la
rabbia contro chi, a partire dal PD, sostiene la cancellazione dello statuto
dei lavoratori più che dargli platee e convenevoli per una legittimazione,
come con la Fornero all'Alenia, di cui hanno un disperato bisogno.

Ne' si puo' oggi pensare di consegnare alla politica di palazzo una delega
sulle questioni del lavoro,che prima di tutto dovrebbero chiamare in causa
noi, perche' non ci sara' risposta alcuna se non verra' imposto dal
conflitto un cambiamento dell'agenda della politica. Noi non smettiamo di
considerare il PD un avversario, cosi come tutte le forze che sostengono il
banchiere Monti. E' illusorio pensare che nel 2013 d'incanto il
centrosinistra a guida PD, ribalti le devastazioni che berlusconi, lo stesso
centrosinistra negli anni in cui ha governato e Monti hanno fatto sul
terreno sociale.

Se Landini ha fatto pace con il Pd, noi no.

Sergio Bellavita



Nessun commento:

Posta un commento