Comunicato stampa
Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto
347-1102638
la sentenza del Tar riporta al centro
della discussione l'effettiva necessità
della lotta per la difesa della salute, del
lavoro e dell'ambientalizzazione della fabbrica.
L'accordo governo-Invitalia/ArcelorMittal e il suo piano non è una soluzione e per questo lo Slai Cobas sc ha detto NO a questo accordo e a questo piano.
Noi siamo certi che padroni e governo andranno nella direzione di confermarli e avranno la necessità di bloccare e depotenziare questa sentenza del Tar; è quindi urgente che innanzitutto gli operai, indichino una piattaforma in grado di difendere lavoro e salute e di affermarla con l'unico strumento che hanno a disposizione, la lotta.
Con gli operai in lotta è possibile costruire il fronte con le masse dei quartieri inquinati e con tutte le forze che combattono seriamente inquinamento e disastro ambientale.
La piattaforma operaia su cui abbiamo raccolte le firme alla fabbrica va in questa direzione,
Integrazione della Cig al 100% del salario; il rientro dei cassintegrati in Ilva-As; il contratto unico metalmeccanico nell’appalto con clausola sociale; respinge licenziamenti ed esuberi e rivendica prepensionamenti; piani di ambientalizzazione della fabbrica e nuove tecnologie con gli operai in fabbrica e con utilizzo dei cassintegrati; postazione ispettiva e sanitaria permanente nell'area AM/appalto
Essa è un punto di riferimento e di partenza, e traccia una linea che respinge il sindacalismo aziendalista e filo governativo e l'ambientalismo antioperaio che non vede altro che la chiusura della fabbrica. Entrambi lavorano per la divisione, entrambi diventano puntello di una o dell'altra parte del governo.
Certo, la sentenza dimostra che non c'è tempo da perdere.
Per noi tutto è e deve essere possibile, con la fabbrica aperta e gli operai in campo.
Slai Cobas per il sindacato di classe
18-2-2021
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