La Commissione Garanzia Sciopero ha trasmesso allo
Slai Cobas per il sindacato di classe la nota, in allegato,
in cui chiede, pena sanzioni, di escludere dall'indizione
dello Sciopero dell'8 marzo una serie di categorie, ma
tra tutte la più grave è la richiesta di escludere tutto il
"Settore scuola" - insegnanti, personale Ata, dove vi
sono tantissime donne che sempre negli anni scorsi
hanno costituito la maggioranza nel settore pubblico
delle lavoratrici in sciopero.
La motivazione, per non aver rispettato gli "intervalli
tra sciopero generale e scioperi di ambito e livelli
diversi, precedentemente proclamati", è inaccettabile.
Quanti mesi prima dovremmo dichiarare sciopero?
La realtà è un attacco al diritto di sciopero, che
colpisce per la terza volta proprio lo sciopero delle
donne.
Un attacco che vuole sempre più restringere questo
diritto fondamentale per tutti i lavoratori e lavoratrici,
per cui al massimo gli scioperi devono essere innocui,
tali che non debbano produrre fastidio a nessuno.
Per la scuola poi questo divieto diventa assurdo e una
sorta di presa in giro: da un lato il governo sta
chiudendo le scuole quando e come vuole anche dopo
pochissimi giorni da aperture (senza mai affrontare e
risolvere i veri problemi della sicurezza per le scuole);
dall'altro la CGS scrive che fare due sciopero a
distanza anche di una settimana costituirebbe una "non
accettabile incidenza sulla continuità del servizio". Ma
stiamo su "scherzi a parte"?
Chiamiamo il Si. Cobas, le altre realtà sindacali di base
che hanno indetto lo sciopero dell'8 marzo a respingere
questo attacco, a scrivere anch'essi alla CGS.
Ma soprattutto invitiamo le lavoratrici della scuola a
scendere in sciopero l'8 marzo, anche chi sta a casa a
non fare nella giornata dell'8 marzo alcuna attività di
DAD, Smart working - scrivendo sui computer: io sono
in sciopero!
Slai Cobas per il sindacato di classe
27.2.21
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