Stop alla procedura per i dipendenti dello stabilimento di San Dorligo. Il gruppo condannato a un risarcimento di 50 mila euro a ciascuna delle sigle sindacali. Giorgetti: "Sentenza dimostra che l'approccio era sbagliato"
MILANO - Niente licenziamento per i 451 dipendenti Wartsila dello stabilimento di San Dorligo. Il giudice del lavoro del Tribunale di Trieste, Paolo Ancora, ha accolto il ricorso presentato dai sindacati di categoria in merito al comportamento antisindacale della azienda, revocando la procedura di licenziamento per i lavoratori. Il Gruppo è stato condannato al pagamento di 50 mila euro a ciascuna delle sigle sindacali a titolo di risarcimento per danno di immagine, al pagamento delle spese legali e di pubblicazione del decreto su alcuni quotidiani nazionali. Il Giudice ha invece dichiarato inammissibile l'intervento della Regione Fvg.
Giorgetti: "Sentenza dimostra che l'approccio era sbagliato"
Soiddisfatto il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti: "La sentenza del Tribunale di Trieste, che accoglie il ricorso dei sindacati, dimostra che l'approccio di Wartsila era sbagliato, come ripetutamente segnalato all'azienda. Siamo contenti per i lavoratori e ci auguriamo di continuare nello spirito di sistema territoriale unitario emerso nell'ultimo incontro al Mise".
Orlando: "Avevamo ragione noi, non si chiude da un giorno all'altro"
"La sentenza del Tribunale di Trieste da' ragione ai sindacati e dimostra la bontà della strada intrapresa con il rafforzamento delle norme a tutela dei lavoratori quando siamo di fronte a casi di delocalizzazione selvaggia", ha commentato il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando. "Avevamo ragione già un anno fa, quando ci attaccavano dalla destra e da Confindustria: non si può chiudere un'azienda da un giorno all'altro andandosene e abbandonando i lavoratori e un intero sistema economico locale. L’unità dei lavoratori e delle istituzioni può battere la logica speculativa delle multinazionali".
I sindacati: "Sentenza importante che fa giurisprudenza"
I rappresentanti sindacali territoriali di Trieste di Uilm (Antonio Rodà), Fiom-Cgil (Marco Relli) e regionale di Fim-Cisl (Gianpiero Turus), esprimono "grandissima soddisfazione" per il decreto del giudice del lavoro del Tribunale di Trieste che ha accolto il loro ricorso. "Sentenza importante, fa giurisprudenza, costituisce un deterrente anche per altre multinazionali", hanno commentato. "Sono estremamente soddisfatto del fatto che le nostre tesi sono state integralmente accolte dal Giudice di Trieste con un provvedimento rapido e molto ben motivato. Speriamo di aver dato un contributo alla soluzione del problema occupazione di Wartsila", ha aggiunto l'avvocato Vincenzo Martino, che assiste i sindacati nella vicenda giudiziaria.
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