Oggi grande
manifestazione a Trieste
degli operai
della Wärtsilä, intorno agli
operai della Wärtsilä,
La nostra più grande
solidarietà: la delocalizzazione e i licenziamenti
non devono passare!
Dopo la GKN ora la Wärtsilä , una nuova grande fabbrica che chiude per delocalizzazione. Gli operai a Trieste sono in lotta, la città li sostiene solidale; c’è davanti l’esperienza positiva della resistenza della Gkn che insegna che si può lottare uniti, compatti, chiamare a raccolta lavoratori e settori delle masse, obbligare i sindacati confederali alla resistenza.
Ma gli insegnamenti finiscono qui, perché l’ultima fase della vertenza della Gkn non è andata affatto bene, né dal punto di vista dell’azione di padroni e governo che violano patti e promesse, peraltro fragili e insufficienti, né dal punto di vista dei sindacati che obiettivamente hanno trovato ragioni per non fare nulla di più.
Francamente noi pensiamo che la Gkn avrebbe dovuto continuare come ha cominciato, unire le fabbriche in lotta contro le delocalizzazioni, alzare la sfida contro padroni e governo per imporre i contenuti della legge da loro elaborata, proporsi come “classe dirigente”, ma innanzitutto della lotta operaia; perché solo quando gli operai sono forti il fronte delle masse tiene e solidarizza, l’unità proletaria avanza e i padroni trovano difficile imporre i loro piani.
Ma percorrere questa strada è possibile e necessario qui ed ora. Unire le fabbriche in lotta contro le delocalizzazioni, le finte soluzioni e le false promesse che toccano tutte le fabbriche in lotta, dalla Warsilia alla Tessitura di Mottola.
I padroni non vogliono fare marcia indietro e i governi gli tengono bordone, perché sono tutti dalla parte del capitale.
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