domenica 10 gennaio 2016

10 gennaio - La repressione padronale a Brignano non fermerà la lotta: GIU' LE MANI DAI DELEGATI DELLO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE IN LOTTA NELLA LOGISTICA!

Una premessa: dal mese di ottobre 2015 i lavoratori della Logistica di Brignano iscritti Slai Cobas sc, non diversamente dalle altre Logistiche, stanno conducendo una dura lotta contro lo schiavismo delle cooperative supportate dalle politiche del governo Renzi. Una lotta fatta: di denunce ed esposti contro le disumane condizioni di lavoro; contro i tentativi di rompere l'unità-la determinazione-la solidarietà dei lavoratori; contro le minacce e le intimidazioni di cui sono stati fatti oggetto i delegati; contro i tentivi delle cooperative di fasulli tavoli negoziali, con l'obiettivo di smorzare la mobilitazione; ecc. Ma i lavoratori non si sono arresi, e non si arrendono, e in forma creativa non hanno lasciato in pace la controparte, con presidi, cortei, che hanno attraversato sia le strade intorna al polo logistico, sia le strade e le sedi di Bergamo. Una mobilitazione permanente, compreso il capodanno in piazza, che continua  e continuerà nelle prossime settimane del nuovo anno. Per questo riprendendo una "vecchia" vignetta diciamo: "E non finisce quì".



I padroni delle Cooperative della Logistica rispondono con la repressione alla giusta lotta degli operai, in maggioranza immigrati, in difesa del lavoro, delle condizioni di lavoro, dalle cariche della polizia, in combutta con i prefetti, ai licenziamenti punitivi.
Quest'ultima azione repressiva è quella in atto a Brignano (Bergamo) dove la COOP. LOTHAR SERVICE sta tentando di spezzare la lotta con lettere di contestazione disciplinare a decine di operai dello Slai cobas per il sindacato di classe, con spostamenti in turni e in postazioni di lavoro secondarie, insieme al far entrare nuovi lavoratori - tutte cose che hanno un chiaro effetto di peggioramento delle condizioni di lavoro e sono pericolosi segnali di futuri licenziamenti;
 

e soprattutto con il licenziamento del delegato "storico" dello Slai cobas sc, MARIAN BOTTA.
Marian deve subito rientrare nel suo posto di lavoro! 



Nessun commento:

Posta un commento