Dopo il licenziamento politico di Sandro,
la Cooperativa Dna, detentrice del subappalto per la logistica
della Piaggio, annuncia altri 16 licenziamenti. La risposta immediata dei
lavoratori: sciopero e presidio. Questa mattina i lavoratori, alla luce di
quanto comunicato dall'azienda nell'incontri di ieri, hanno deciso per
l'astensione dal lavoro ed il presidio. Convocata per queste ore dai Cobas
un'assemblea con tutte le sigle sindacali. Sandro Giacomelli, il sindacalista
licenziato che ha denunciato il licenziamento discriminatorio secondo lui
subìto, racconta
che "il responsabile della Cooperativa ha detto che se non si rientrava
oggi avrebbero mandato subito le lettere di licenziamento, è una dichiarazione
di guerra". I primi dati parlano di una partecipazione di oltre il 90%
dei dipendenti Dna allo sciopero. Il fermento di questa mattina segue
l'incontro di ieri. Giacomelli: "Ieri l'azienda ha promesso di agire in
modo unilaterale, con 4 licenziamenti per motivi economici con rito Fornero,
per cui i lavoratori così non potrebbero più rientrare ed avrebbero solo
risarcimento. E' una situazione molto grave, l'azienda sta facendo quello che
nessuno si era ancora mai azzardato a fare. Si vuole il tumulto costante. I
responsabili dell'azienda non capiscono l'enorme danno politico che stanno
facendo a Piaggio e Ceva". Anche lavoratori della Ceva stessa sono in
presidio. Le decisioni in merito alle prossime tappe saranno prese in
assemblea, appare comunque chiaro che una delle richieste sarà quella della
revoca delle lettere di licenziamento. “
Fonte: www.pisatoday.it
di seguito intervista a Sandro che spiega il perchè del suo licenziamento e che anticipa quello che sta mettendo in atto la cooperativa
“Licenziano me perché dò
fastidio e come esempio negativo per gli altri lavoratori”. Intervista a Sandro
Giacomelli, delegato Cobas
Un licenziamento per giusta causa o un licenziamento
politico?
La data del licenziamento è del 28 dicembre 2015 ma la
raccomandata arriva a casa mia dopo alcuni giorni . Sono stato licenziato per
giustificato motivo soggettivo come troviamo scritto nella lettera della
azienda, la Dna che poi è è solo l’ultima assegnataria del subappalto del
confezionamento scambistica, contratto che deriva dalla società Ceva detentrice
dell’appalto per la gestione del magazzino Piaggio. In questi ultimi 20 anni la
forza lavoro alla Piaggio è stata decimata, ci sono stati i licenziamenti di
massa negli anni ottanta che hanno espulso dalla fabbrica la classe operaia
piu’ combattiva e policitizzata, poi sono arrivate le esternalizzazioni (i
lavoratori della Ceva provengono dalla Piaggio). Una desertificazione
industriale con produzioni delocalizzate in Vietnam e in altri paesi per
l’irrisorio costo della manodopera locale. La prima sconfitta politica del
movimento sindacale è stato subire prima l’aumento dei ritmi produttivi poi la
delocalizzazione, il calo della produzione nello stabilimento di pontedera. I
sindaci del pci, pds e ora del pd si sono sempre contraddistinti per servilismo
verso i padroni della Piaggio, gli enti locali fanno ormai da cassa di
risonanza per le ragioni dell’azienda, mai si sono realmente opposti alle
decisioni che stanno impoverendo la Valdera. E’ evidente che la giustificazione
addotta dalla azienda non sta piedi. In tanti anni non ho mai avuto una
contestazione di addebito, ne sono arrivate ben 6 negli ultimi 4 mesi,
contestazioni costruite per farmi fuori dalla fabbrica. Io sono un uomo e un
sindacalista scomodo e scomoda è la presenza dei cobas lavoro privato
soprattutto ora che sono annunciati 17 esuberi su un organico di 120
dipendenti.Cacciarmi fuori dalla fabbrica alla vigilia dell’incontro sindacale
convocato per questi 17 esuberi non è casuale, una tempistica perfetta visto
che è da tutti risaputa la opposizione dei cobas.
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