giovedì 14 gennaio 2016

14 gennaio - Epurazione nella Fiom



Appello a Camusso Landini: non licenziamoli di nuovo
Appello contro l'espulsione dei delegati Fca Fiom
sbellavita 


Al Segretario Generale Nazionale e alla Segreteria Nazionale della Cgil
Al Segretario Generale Nazionale e alla segreteria Nazionale della Fiom
Abbiamo appreso che nell’ultimo Comitato Centrale della Fiom-Cgil tenutosi il 7 e 8 Gennaio scorsi è stato comunicato che oltre una decina di nostri compagni RSA Fiom di diversi stabilimenti del gruppo FCA sono stati chiamati in causa da un interpello redatto dalla Fiom Molise e Basilicata e rivolto al Collegio Statutario Nazionale della Cgil che chiede di verificare la compatibilità tra l’adesione alla Cgil e la costituzione di un coordinamento di base, composto da delegati e lavoratori appartenenti a diverse sigle sindacali, per contrastare il modello Marchionne. Una questione che, a nostro giudizio, in alcun modo può divenire di carattere disciplinare le cui conseguenze risulterebbero per altro di una gravità inaudita e senza precedenti nella storia del nostro sindacato. Sarebbero infatti a rischio di espulsione la maggioranza delle RSA Fiom di Termoli, una buona parte delle RSA Fiom di Melfi e gli RSA Fiom, tutti compagni fortemente rappresentativi della nostra organizzazione e con grande consenso tra i lavoratori come testimoniato dalle recenti elezioni Rls. Inutile dire che un tale scenario, qualora si concretizzasse, avrebbe conseguenze disastrose non solo negli stabilimenti interessati e in tutto il gruppo FCA, ma nell’insieme della confederazione. Per queste ragioni facciamo un accorato appello a non procedere oltre su una strada che sostituisce alle ragioni della politica e del confronto quelle dei provvedimenti disciplinari. In questo caso c’è una ragione in più che ci spinge a farlo e riguarda direttamente le gravi conseguenze che questi compagni e queste compagne potrebbero pagare in prima persona dentro Fca nel rapporto con i vertici aziendali. Siamo certi che in una fase come questa segnata da un attacco violento contro i diritti dei lavoratori, il sindacato e la democrazia stessa, la nostra organizzazione, pur in una discussione interna a volte accesa, riuscirà a impedire che l’ondata autoritaria che investe l’intero pianeta coinvolga anche noi. Così come siamo certi che proprio nelle ragioni del confronto, della democrazia, della partecipazione, del protagonismo e del pluralismo sapremo superare questa difficile fase.
  • Per adesioni rossidiversiliberi@libero.it

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