Appello a Camusso Landini: non
licenziamoli di nuovo
Appello contro l'espulsione dei delegati Fca Fiom
sbellavita
Al
Segretario Generale Nazionale e alla Segreteria Nazionale della Cgil
Al
Segretario Generale Nazionale e alla segreteria Nazionale della Fiom
Abbiamo appreso che nell’ultimo Comitato Centrale
della Fiom-Cgil tenutosi il 7 e 8 Gennaio scorsi è stato comunicato che oltre
una decina di nostri compagni RSA Fiom di diversi stabilimenti del gruppo FCA
sono stati chiamati in causa da un interpello redatto dalla Fiom Molise e
Basilicata e rivolto al Collegio Statutario Nazionale della Cgil che chiede di
verificare la compatibilità tra l’adesione alla Cgil e la costituzione di un coordinamento
di base, composto da delegati e lavoratori appartenenti a diverse sigle
sindacali, per contrastare il modello Marchionne. Una questione che, a nostro
giudizio, in alcun modo può divenire di carattere disciplinare le cui
conseguenze risulterebbero per altro di una gravità inaudita e senza precedenti
nella storia del nostro sindacato. Sarebbero infatti a rischio di espulsione la
maggioranza delle RSA Fiom di Termoli, una buona parte delle RSA Fiom di Melfi
e gli RSA Fiom, tutti compagni fortemente rappresentativi della nostra
organizzazione e con grande consenso tra i lavoratori come testimoniato dalle
recenti elezioni Rls. Inutile dire che un tale scenario, qualora si
concretizzasse, avrebbe conseguenze disastrose non solo negli stabilimenti
interessati e in tutto il gruppo FCA, ma nell’insieme della confederazione. Per
queste ragioni facciamo un accorato appello a non procedere oltre su una strada
che sostituisce alle ragioni della politica e del confronto quelle dei
provvedimenti disciplinari. In questo caso c’è una ragione in più che ci spinge
a farlo e riguarda direttamente le gravi conseguenze che questi compagni e
queste compagne potrebbero pagare in prima persona dentro Fca nel rapporto con
i vertici aziendali. Siamo certi che in una fase come questa segnata da un
attacco violento contro i diritti dei lavoratori, il sindacato e la democrazia
stessa, la nostra organizzazione, pur in una discussione interna a volte
accesa, riuscirà a impedire che l’ondata autoritaria che investe l’intero
pianeta coinvolga anche noi. Così come siamo certi che proprio nelle ragioni
del confronto, della democrazia, della partecipazione, del protagonismo e del
pluralismo sapremo superare questa difficile fase.
- Per adesioni rossidiversiliberi@libero.it
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