Ilva, processo morti amianto: assoluzione per Fabio
Riva. Prescrizione per Capogrosso
La Corte d’Appello di Taranto (sezione distaccata di
Lecce) ha riformato la sentenza di primo grado per le morti causate
dall’amianto ed altri cancerogeni provenienti dallo stabilimento siderurgico,
condannando 3 ex dirigenti dell’Ilva e decretando l’assoluzione piena o per
prescrizione per un’altra ventina di imputati. Tra questi Fabio Riva, ex
vicepresidente di Riva Fire, e l’ex direttore della fabbrica Luigi Capogrosso,
che in primo grado avevano rimediato invece una condanna a 6 anni e per i quali
il pg aveva chiesto la condanna a 3 anni e mezzo.
La Corte
presieduta dal giudice Patrizia Sinisi ha condannato a 2 anni e 8 mesi Giambattista
Spallanzani (9 anni in primo grado), a due anni e 4 mesi Sergio Noce
(9 anni e sei mesi in primo grado), a due anni Attilio Angelini (9 anni
e 2 mesi in primo grado). Per tutti (assolti da diversNello specifico, sono
stati assolti con la formula «per non aver commesso il fatto», Aldo
Bolognini, Massimo Consolini, l’ex commissario straordinario di
Lucchini Piombino Piero Nardi (condannati a 8 anni e sei mesi
in primo grado), l’ex direttore generale di Finmeccanica Giorgio Zappa (8
anni in primo grado), Mario Masini, Lamberto Gabrielli, Tommaso
Milanese, Augusto Rocchi e Fabio Riva. Per Luigi Capogrosso ed Ettore
Salvatore (condannato a 4 anni in primo grado) è scattata
l’assoluzione da due omicidi colposi. Altri hanno beneficiato della
prescrizione.
(ANSA).
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