lunedì 20 novembre 2017

18 novembre - Germania: licenziamenti 4.0



Repubblica.it
Siemens annuncia 6.900 tagli
MILANO – I “tagli dolorosi” anticipati nei giorni scorsi presso il colosso tedesco Siemens diventano realtà: l’azienda taglia 6.900 posti nel mondo e chiude due fabbriche in Germania. Il colosso tedesco, che nei giorni scorsi aveva annunciato “tagli dolorosi”, ha ufficializzato oggi la decisione a Monaco. Gli stabilimenti che verranno chiusi sono quelli di Goerlitz e Lipsia, dove lavorano 920 dipendenti, complessivamente. Particolarmente colpito dai tagli è il comparto “Power and gas”, che vedrà una contrazione di 6100 posti.
L’altro comparto coinvolto dal ridimensionamento è quello dei processi industriali. Il sindacato Ig Metall ha commentato aspramente la decisione, annunciando battaglia: “un taglio di posti di queste dimensioni, alla luce della eccellente situazione dell’impresa, è inaccettabile”. Secondo il sindacato, inoltre, con le misure previste, “si ignorano i problemi strutturali” e a pagare sono solo i lavoratori. Dei tagli complessivi annunciati, la metà riguarda la Germania, 1100 lavoratori in Europa mentre altri 2500 andranno a colpire maestranze nel resto del mondo, di cui 1.800 negli Stati Uniti.

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