Swaziland: il primo ministro minaccia di far strangolare dei dirigenti
sindacali
In
collaborazione con la Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC), che
rappresenta 176 milioni di lavoratori in 161 paesi ed ha 325 sezioni
nazionali.
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Il primo ministro dello Swaziland, Barnabas Sibusiso Dlamini, ha minacciato
di far strangolare i dirigenti sindacali e i leader dei diritti umani che
stanno partecipando all'African Summit a Washington . La minaccia è stata
espressa mentre il Primo Ministro rispondeva all'interrogazione parlamentare
circa il piano del governo per mantenere i privilegi commerciali previsti
dall'African Growth and Opportunity Act (AGOA), sospesi dagli Stati Uniti a
partire dal
1° gennaio 2015. Tale decisione è stata presa a causa delle gravi e sistematiche violazioni dei diritti dei lavoratori che caratterizzano ormai da anni l'azione del governo, tra queste l'imprigionamento di dirigenti sindacali, la soppressione della federazione sindacale (TUCOSWA), il divieto di sciopero e di manifestazione. Nel gennaio 2014 una missione di inchiesta di alto livello dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha accertato che nello Swaziland "non sono stati compiuti progressi concreti e tangibili sulle varie questioni riguardanti [la libertà di associazione], alcune delle quali sono aperte ormai da più di un decennio."
1° gennaio 2015. Tale decisione è stata presa a causa delle gravi e sistematiche violazioni dei diritti dei lavoratori che caratterizzano ormai da anni l'azione del governo, tra queste l'imprigionamento di dirigenti sindacali, la soppressione della federazione sindacale (TUCOSWA), il divieto di sciopero e di manifestazione. Nel gennaio 2014 una missione di inchiesta di alto livello dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha accertato che nello Swaziland "non sono stati compiuti progressi concreti e tangibili sulle varie questioni riguardanti [la libertà di associazione], alcune delle quali sono aperte ormai da più di un decennio."
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