Modena. 51 denunce, 900 lavoratori irregolari.
Indagine sul mondo delle cooperative
Lunedì, 11
Agosto 2014 18:10
Redazione
Contropiano
Alcuni
giorni fa, la Guardia di Finanza, ha denunciato 51 persone nella provincia di
Modena ritenute responsabili a vario titolo del reato di “illecita
somministrazione di manodopera ed altri delitti di natura fiscale”. In tale
contesto sono stati individuati oltre 900 lavoratori impiegati irregolarmente
in diverse cooperative. Nell'indagine della GdF è stato riscontrato lo
svolgimento di prestazioni da parte dei lavoratori he esulavano da quelle
espressamente previste dal contratto. In sostanza, le società cooperative si limitavano
a fornire una mera prestazione di manodopera impiegando lavoratori in realtà
posti alle dirette dipendenze dell’impresa utilizzatrice, ma privati dei
diritti e delle garanzie riconosciute ai lavoratori dipendenti.
E' emersa
così una realtà da parte molte imprese, soprattutto nei settori "labour
intensive", ad "esternalizzare" intere fasi del ciclo produttivo
affidandosi a soggetti terzi (per lo più società cooperative), attraverso la
sottoscrizione di contratti di prestazione di servizio. Dalle indagini è emerso
che le società cooperative prese in esame erano spesso gestite da un numero
ristretto di persone, spesso legate da vincoli di parentela; pur essendo
operative nella provincia modenese, avevano spesso sede legale nel Meridione e
ricorrevano ad artifizi contabili in modo da annullare la base imponibile da
sottoporre ad imposizione fiscale. Le ispezioni della Guardia di Finanza hanno
così rilevato un danno all'erario costituito da ricavi non dichiarati pari a
circa 7 milioni di euro, costi indeducibili pari a 14 milioni di euro, da una
maggior base imponibile segnalata ai fini dell'Irap per 42 milioni di euro, da
un'IVA evasa pari a 16 milioni di euro, nonchè dall'emissione di fatture per
operazioni inesistenti per oltre 25 milioni di euro.
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