giovedì 21 agosto 2014

13-14-15 agosto: Non si arresta la mobilitazione delle lavoratrici del Policlinico di Milano

Policlinico, continua la battaglia per le Madri della crisi: "Tutti i giorni suonerà una sirena"

"Siamo presenti, siamo vive e continuiamo a lottare. Siamo le Madri nella Crisi e da oggi daremo un altro segno della nostra presenza sul tetto del Policlinico che occupiamo ormai da quarantacinque giorni. Ogni due ore, da quassù, faremo suonare una sirena che sarà un allarme per la nostra situazione e una sveglia per le vostre coscienze: noi siamo ancora qui"
Milano, 13 agosto 2014 - "Siamo presenti, siamo vive e continuiamo a lottare. Siamo le Madri nella Crisi e da oggi daremo un altro segno della nostra presenza sul tetto del Policlinico che occupiamo ormai da quarantacinque giorni. Ogni due ore, da quassù, faremo suonare una sirena che sarà un allarme per la nostra situazione e una sveglia per le vostre coscienze: noi siamo ancora qui". Lo scrivono in una nota Le "madri nella crisi". "Suonerà per le istituzioni, sorde alla nostra richiesta di aiuto. Suonerà per il Policlinico che ci ha lasciato a casa dopo averci spremuto per vent'anni. Suonerà per le agenzie interinali che ci hanno sfruttato e ricattato con contratti mensili. Suonerà per tutti i precari, come come fosse una sveglia. Suonerà per le donne e le madri a cui non vengono garantiti diritti. Suonerà per quei sindacati con la cui complicità il lavoro precario è diventato simbolo della vocazione suicida di questo paese.Suonerà come fosse un'adunata, perché noi donne madri ribelli nella crisi agiremo di nuovo. Mentre la politica é in vacanza, noi resistiamo e aspettiamo. Aspettiamo il vostro ritorno dalle vacanze, da quelle stesse vacanze che a noi sono negate, essendo venuta meno la nostra condizione di lavoratrici. Vacanze che abbiamo deciso di trascorrere su un tetto occupato, per occupare il cuore, riempirlo dell'orgoglio di chi si sente nel giusto e si organizza perché ci troviate ancora qui, più forti e numerose, determinate a far rispettare un nostro diritto e la nostra dignità".
"Questa sirena sarà anche un monito continuo a chi -sindacati e istituzioni- non vuole cambiare una regola che non riconosce nei concorsi pubblici il servizio prestato dentro le strutture sanitarie pubbliche dai lavoratori interinali. Questo rischia di moltiplicare a breve situazioni come la nostra, un esercito di disoccupati espulso dalla sanità. Un fiume di professionalità ed esperienza che, invece di essere al servizio della salute dei cittadini, vivrà la stessa disperazione che noi abbiamo saputo trasformare in rabbia razionale. Questa sirena suonerà anche per voi, disoccupati del futuro, espulsi da una politica cieca e irresponsabile, da un sindacato complice e inerte. Al ritorno dalle vacanze, siate uomini! Quando smetterete il cuore caldo da vacanzieri e un attimo prima di impiantarvi in petto quello gelido del calcolo politico, pensate alle Madri nella Crisi, alla loro lotta, alle loro ragioni. Noi vi stiamo già pensando, pronte a riprendere le azioni di lotta, pronte a riprenderci la dignità".

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