ULTIMA ORA
da Cassina de’ Pecchi
A distanza di 80 giorni dall’inizio dello sciopero gli
operai della Dielle
non demordono e, anche questa mattina si sono presentati n massa al cospetto
dei soliti crumiri (in numero sempre minore e sempre più demotivati).
non demordono e, anche questa mattina si sono presentati n massa al cospetto
dei soliti crumiri (in numero sempre minore e sempre più demotivati).
ll rispetto del pre-accordo siglato il 27 giugno
rimane il punto di approdo
momentaneo cui nessun operaio é disposto a rinunciare.
momentaneo cui nessun operaio é disposto a rinunciare.
La notizia
che l’ispettorato del lavoro ha deciso di accettare la richiesta di intervento
urgente inoltrata dai delegati del Si.Cobas, a un certo punto induce gli operai
a lasciar passare i crumiri, che non risulta abbiano mai firmato alcuna lettera
di assunzione e che, se trovati all’interno della
fabbrica in una condizione di irregolarità, rafforzerebbero la posizione degli operai in lotta. E dalle prime indiscrezioni racimolate davanti ai cancelli (ingente la presebza della Digos) parrebbe proprio che non solo non sono chiare le condizioni dell’appalto ma, soprattutto, paiono confermate le denunce verbali degli operai licenziati circa l’utilizzo di manodopera sostitutiva in nero e, addirittura, senza permesso di soggiorno.
fabbrica in una condizione di irregolarità, rafforzerebbero la posizione degli operai in lotta. E dalle prime indiscrezioni racimolate davanti ai cancelli (ingente la presebza della Digos) parrebbe proprio che non solo non sono chiare le condizioni dell’appalto ma, soprattutto, paiono confermate le denunce verbali degli operai licenziati circa l’utilizzo di manodopera sostitutiva in nero e, addirittura, senza permesso di soggiorno.
Anche se il re
è sempre più nudo, però, non è proprio il caso di delegare alle istitutzioni la
gestione della vertenza. Sappiamo bene che gli interventi istitutzionali hanno
modalità e tempistiche ben poco utili a sconfiggere i padroni laddove si
sviluppano delle lotte. Al contrario il ruolo delle istitutzioni è esattamente
quello di contenere le lotte e l’autorganizzazione operaia, evitandone la
crescita territoriale e politica Non per questo si deve rinunciare a sfruttare
episodi come quelli di oggi. Come incalzare ancora l’avversario oggi
palesemente in difficoltà di fronte all’irruzione delle istitutzioni statali? Come
condizionare ulteriormente l’operato del fronte borghese (impossibilitato a
difendere esplicitamente un’azienda che opera nell’illegalità e la prospettiva
ancora peggiore per loro che gli operai organizzati nel SI.Cobas vincano una
battaglia che è andata oltre i suoi confini sindacali naturali) e inasprire le
sue contraddizioni interne?
Ma soprattutto: quale tattica di lotta seguire nei prossimi giorni?
Queste domande (e altre ancora) esigono risposte puntuali e precise, e saranno all’ordine del giorno dell’assemblea di domani alle 18 in via Mozart a Pioltello, cui seguirà una cena di utofinanziamento Una cosa è certa: gli operai vogliono vincere e proseguiranno la loro battaglia fino alla fine…
Ma soprattutto: quale tattica di lotta seguire nei prossimi giorni?
Queste domande (e altre ancora) esigono risposte puntuali e precise, e saranno all’ordine del giorno dell’assemblea di domani alle 18 in via Mozart a Pioltello, cui seguirà una cena di utofinanziamento Una cosa è certa: gli operai vogliono vincere e proseguiranno la loro battaglia fino alla fine…
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