MOVIMENTATA UDIENZA OGGI IN TRIBUNALE
Nell’udienza
di oggi, 27 marzo 2019, sono stati sentiti il teste del PM Maurizio
Ascione Franco Colombo, lavoratore del Teatro alla Scala dal 1968 al
1995, malato di mesotelioma pleurico che ha ricostruito il suo
passato lavorativo, prima come elettricista e poi come fonico,
tecnico del suono e profondo conoscitore del Teatro, e il prof
Luciano Mutti medico, ricercatore e studioso del mesotelioma che
insegna in importanti università in Inghilterra e negli Stati Uniti.
L’ex
lavoratore Colombo che è stato esposto all’amianto per 27 anni, ha
testimoniato che l’amianto era presente in gran quantità e che non
fu mai informato dai dirigenti del Teatro dei rischi che correvano
lui e i suoi compagni. Nella sua testimonianza ha ricordato i luoghi
e i locali, dove era presente l’amianto: dalle cabine al sipario,
(la “pattona” antincendio) che separava il palco dal pubblico,
che pesava qualche tonnellata e che, quando veniva calata a fine
spettacolo batteva fortemente a terra vibrando e liberando molta
polvere. Ha anche ricordato il grande uso di coperte d’amianto
usate per i riflettori, spesso deteriorate, e che anche i lavoratori
usavano per riposarsi brevemente quando dovevano stare giornate
intere nel Teatro per allestire e preparare le scene e gli
spettacoli. Il suo racconto è stato più volte interrotto dagli
avvocati delle difese dei dirigenti degli imputati che cercavano di
metterlo in contraddizione dubbi, ma la verità è emersa.
Dalle
11,30 alle 17,30 è stato sentito il consulente del PM, il prof
Mutti, che nel controinterrogatorio delle difese degli imputati è
stato sottoposto a una fila di domande pretestuose e fuorvianti tese
a screditarlo su argomenti che nulla avevano a che fare con il
processo stesso.
E’
comprensibile che ognuno faccia il suo mestiere e gli avvocati dei
dirigenti della Scala, lautamente pagati, devono difendere al meglio
i loro clienti, ma l’arroganza, la maleducazione, la veemenza
dimostrata oggi da alcuni di loro non trova precedenti nei processi
in cui finora ci siamo presentati come parti civili.
Lo
stesso Pm Ascione ha fatto più volte opposizione alle loro domande
pretestuose, e lo stesso hanno fatto più volte gli avvocati delle
vittime e delle parti civili, con accesi scontri verbali in aula.
L’arroganza
degli avvocati dei manager che intimidisce, disorienta, insinua
dubbi, è l’arma che questi signori usano per nascondere una verità
storica: che i lavoratori erano costretti a lavorare in ambienti
pericolosi e malsani, senza protezioni antinfortunistiche e senza
essere informati dei rischi che correvano.
Nella
prossima udienza del 5 giugno alle ore 9,30 aula N pianterreno
saranno ascoltati altri lavoratori che testimonieranno sull’amianto
nel Teatro e ricorderanno i loro compagni uccisi dall’ignavia dei
dirigenti.
mail:
cip.mi@tiscali.it
web:
http://comitatodifesasalutessg.jimdo.com
https://www.facebook.com/cip.tagarelli
Nessun commento:
Posta un commento