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PRIMA
AZIONE DELLA CASSA DI RESISTENZA PER I LAVORATORI DI POTERE AL
POPOLO! ?
Come
sapete non abbiamo fondi né grandi possibilità, ma siamo felici di
aver scelto di dare il nostro primo contributo alla battaglia di
Margherita, che ha ricevuto una multa di 2500 euro per aver indetto
lo sciopero dell'8 marzo 2018.
QUI
LA SUA STORIA ➡️https://bit.ly/2Vs6UzP
Alle
Compagne e compagni di Pap - dalle lavoratrici Slai Cobas per il
sindacato di classe
La
solidarietà è un'arma che nessuna repressione può spuntare...
Ieri
abbiamo ricevuto il vostro grande contributo per la maledetta
sanzione fattaci dalla Commissione Garanzia Scioperi per lo sciopero
delle donne dell'8 marzo 2018. E' un enorme boccata di
ossigeno.
Abbiamo cercato di fare ricorso al provvedimento ma era inutile, anzi avrebbe aggravato i costi, aggiungendo anche le spese legali, con risultato alla fine sicuramente negativo.
Abbiamo cercato di fare ricorso al provvedimento ma era inutile, anzi avrebbe aggravato i costi, aggiungendo anche le spese legali, con risultato alla fine sicuramente negativo.
Sappiamo che anche per voi non è certo facile di questi tempi avere soldi, l'attività autofinanziata vuol dire sempre più spesso che le lavoratrici, le compagne devono mettere di "tasca propria". Questo rende ancora più importante e prezioso il vostro sforzo e testimonia che veramente la solidarietà di lotta, di classe è una nostra arma indissolubile, che proprio nei momenti di difficoltà, repressione si vede - diciamo alla borghesia, allo Stato: voi ci volete "tagliare le gambe" ma noi siamo, insieme, più forti!
Questa solidarietà poi vale di più perchè incoraggia la lotta delle donne, in particolare delle lavoratrici, delle proletarie che non hanno certo soldi, ma che nessuna sanzione potrà fermare, e che stanno rispondendo "colpo su colpo".
GRAZIE
ANCORA, care compagne e compagni. Sempre a pugno chiuso!
x
Le lavoratrici Slai Cobas per il sindacato di classe
Margherita
Calderazzi
Di
seguito brevemente ricordiamo i fatti.
Ma
vogliamo sottolineare come, e non è la prima volta, le compagne e i
compagni di Potere al Popolo sono stati i primi a mandare subito
comunicati di solidarietà e tra i primi a trasformare questa
solidarietà in azione concreta - altri compagni addirittura due
dall'estero ci hanno mandato il loro contributo finanziario per cui
li ringraziamo ancora tantissimo.
Facciamo
appello, in particolare, a tutte le lavoratrici, alle donne, al
movimento nudm, alle associazioni di donne, come a tutti i sindacati
di base a dare un loro contributo finanziario (anche piccolo) per
pagare questa ingiusta sanzione - sarà anche questo un nostro atto
politico, di unità, di solidarietà.
Per
info su come e dove inviare il contributo, scrivete a
slaicobasta@gmail.com
I
FATTI
Agli
inizi di marzo scorso la Commissione di Garanzia Scioperi ha
notificato alla coordinatrice dello Slai cobas per il sindacato
di classe la sanzione di 2.500 euro per lo sciopero delle donne
dell'8 marzo 2018.
Questo
provvedimento è scaturito perchè lo Slai Cobas per il sindacato di
classe non aveva accettato le limitazioni imposte dalla CGS - per cui
non essendo passati 5 giorni ma solo 4!! dalle elezioni del 4 marzo,
in alcuni settori tutte le lavoratrici non potevano scioperare -
perchè quel divieto avrebbe attuato una discriminazione tra le
lavoratrici, perchè il diritto di sciopero non può essere soppresso
per le elezioni di chi ci sfrutta e ci opprime - e questa volta
avevamo più che ragione visto il governo fascio-razzista-sessista
che ne è scaturito.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe aveva praticato una "disobbedienza civile", ma questa è giustissima quando, e ora sempre di più, si contrappongono gli interessi di partiti borghesi, di una casta che vuole governare contro e attaccare i proletari, le donne, i diritti democratici, agli interessi e alle lotte delle donne. La CGS nell'audizione di luglio scorso, nel giustificare il provvedimento, parlò di "regole di civiltà”, “rispetto dei cittadini”. Ma quale civiltà c’è in una società e nelle istituzioni che mettono all’ultimo posto la condizione quotidiana delle donne, la violenza sessuale che uccide una donna ogni tre giorni, e in cui le donne sono “cittadini” di serie B? Di quale “civiltà e leggi” parliamo, quando abbiamo oggi (grazie proprio a quelle elezioni del 4 marzo) un governo fascista/razzista/sessista che mette sotto i piedi gli stessi principi costituzionali, che manda a morte le nostre sorelle migranti, che vuole riprendere l’attacco al diritto d’aborto, al divorzio, ricacciando le donne in un moderno medioevo.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe aveva praticato una "disobbedienza civile", ma questa è giustissima quando, e ora sempre di più, si contrappongono gli interessi di partiti borghesi, di una casta che vuole governare contro e attaccare i proletari, le donne, i diritti democratici, agli interessi e alle lotte delle donne. La CGS nell'audizione di luglio scorso, nel giustificare il provvedimento, parlò di "regole di civiltà”, “rispetto dei cittadini”. Ma quale civiltà c’è in una società e nelle istituzioni che mettono all’ultimo posto la condizione quotidiana delle donne, la violenza sessuale che uccide una donna ogni tre giorni, e in cui le donne sono “cittadini” di serie B? Di quale “civiltà e leggi” parliamo, quando abbiamo oggi (grazie proprio a quelle elezioni del 4 marzo) un governo fascista/razzista/sessista che mette sotto i piedi gli stessi principi costituzionali, che manda a morte le nostre sorelle migranti, che vuole riprendere l’attacco al diritto d’aborto, al divorzio, ricacciando le donne in un moderno medioevo.
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