Le
ragioni giuste e la risposta sbagliata della manifestazione del 4
maggio
Lo
Slai cobas per il sindacato di classe condivide la denuncia e
l’azione di tutti i settori della popolazione e delle associazioni
che denunciamo con forza l’inganno elettorale del M5S e combattono
le posizioni di Istituzioni ed Enti di controllo che ridimensionano
l’emergenza ambientale e sanitaria della città, rifiutando di fare
ciò che è in loro potere per mettere un freno alle fonti
inquinanti, anche quelle che meritano un intervento d’emergenza
come le collinette, tuttora sotto sequestro della Magistratura, per
cui la "scelta facile" è stata la chiusura delle scuole,
invece che ordinanze sindacali per rimuovere le collinette, con le
giuste proteste createsi su questo.
La
manifestazione del 4 maggio che pone l’accento nazionale e locale
su tutto questo è un’altra delle tappe dello scontro in atto.
Detto
questo noi non condividiamo il tipo di manifestazione che si vuole
fare. Per noi i nemici sono ArcelorMittal e il governo, così come la
posizione complice con AM e il governo dei sindacati sostenitori
dell’accordo del 6 settembre 2018.
Ogni
manifestazione fatta contro queste controparti è dallo Slai cobas sc
condivisa.
Invece
il taglio della manifestazione del 4 maggio che punta alla chiusura
dell’Ilva/AM, e che oggettivamente si contrappone agli operai, è
sbagliata.
Nocivo
è il capitale e non la fabbrica. Gli operai sono e restano
l’avanguardia potenziale della lotta contro padroni, governo e
sistema del capitale. Senza la trasformazione della classe operaia,
da
avanguardia
potenziale in avanguardia reale, non si può vincere la battaglia a
difesa della salute, della sicurezza e del lavoro.
Saremo
invece alla fabbrica nei giorni precedenti a svolgere la battaglia
perché gli operai prendano nelle proprie mani la battaglia.
A
Tamburi sono gli operai del cimitero che si stanno battendo per la
bonifica. Anche il rappresentante del Commissario delle bonifiche che
ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori del cimitero, ha dato
atto che senza la loro azione e ora il loro controllo dal basso
questa bonifica non ci sarà.
Noi
riteniamo che anche ai Tamburi la lotta per la bonifica e il
risanamento del quartiere, urgente e necessaria, deve vedere uniti
abitanti e lavoratori e imporre interventi e soluzioni concrete.
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