lunedì 15 aprile 2019

14 aprile - Appello del SI.COBAS per una manifestazione nazionale a Milano per il 1° Maggio

UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA
ANTI-CAPITALISTA E INTERNAZIONALISTA
Questo 1° maggio cade in un momento di crescente caos nell’economia e nella politica mondiale.
È vicina una nuova recessione.
Si moltiplicano le tensioni tra le grandi potenze e dentro l’Europa.
È partita una corsa generale agli armamenti.
Si susseguono le catastrofi ambientali.
In Italia la recessione c’è già da mesi, in un contesto pesantissimo di precarietà e super-sfruttamento del lavoro.
Dopo aver promesso mari e monti ai lavoratori italiani, il governo Salvini-Di Maio, tra una bufala e l’altra, prepara nuove aggressioni alle condizioni di esistenza dei proletari, estendendo il lavoro
gratuito e cancellando tutto ciò che nel diritto del lavoro, conquistato in passato con lotte durissime dal movimento operaio internazionale, va oltre i livelli minimi europei.
I suoi unici primati li ha conquistati nella repressione delle lotte e nell’infame guerra agli emigranti e agli immigrati.
Nei piani dei capitalisti, italiani, europei e globali, il prezzo del caos prodotto dal loro sistema sociale e dalla sua incontenibile crisi debbono pagarlo le classi lavoratrici.
Ma proprio l’inasprirsi di tutte le contraddizioni sociali tipiche del capitalismo sta spingendo alla lotta masse crescenti di sfruttati e oppressi in ogni angolo del mondo.

In Medio Oriente le sollevazioni arabe, represse anni fa nel sangue e disperse con le elezioni, si ripresentano ora con forza in Algeria, in Marocco, nella indomita Gaza, nella resistenza yemenita. L’Africa nera é in forte movimento, non solo in Sudan.
La Cina e l’Asia sud-orientale sono popolate da numerosissime lotte operaie, spesso femminili.
Un grande sciopero generale ha scosso l’India.
Dalle Americhe sono partiti quel movimento internazionale di lotta delle donne che ha conquistato un seguito mondiale nonché le prime risposte di piazza all’internazionale fascistoide di Trump e Bolsonaro.
Gli scioperi internazionali di Google, Amazon e Ryanair hanno dimostrato che globalizzare le lotte e l’organizzazione di classe contro le imprese globali, oltre che necessario, è realmente possibile.
In Italia, le irriducibili lotte dei facchini della logistica, lo sciopero del 26 ottobre e la mobilitazione del27 ottobre contro il decreto-sicurezza promossi con la massima determinazione dal SI Cobas, lo scioperodell’8 marzo, la “marcia per il clima” del 23 marzo a Roma, la grande manifestazione del 30 marzo a Verona contro il decreto Pillon e in difesa delle conquiste delle donne, ed altri momenti di lotta, hanno avviato un processo di convergenza unitaria delle lotte e rotto l’incantesimo intorno al “governo del cambiamento”.
La natura anti-operaia dell’asse Lega-Cinquestelle, il suo razzismo, il suo sessismo, la sua sudditanza agli interessi dei capitalisti, la sua complicità con l’UE e gli Stati Uniti nello scatenare la corsa a nuove guerre, cominciano ad essere evidenti a un numero crescente di lavoratori e di giovani.
E altrettanto evidente comincia ad essere la necessità di un fronte unitario di lotta, di classe, anti-capitalista, internazionale e internazionalista.
Per fermare questo processo, si è fatta più dura la repressione padronale e statale contro di noi e i movimenti sociali.
L’abbiamo affrontata senza paura.
Non ci ha fermato.
E sempre dalle lotte della logistica parte ora l’appello alla massa dei lavoratori e lavoratrici ancora disorientati e passivi, a mettersi in movimento.
Abbiamo un solo mezzo per uscire dal lungo tunnel dei sacrifici e delle umiliazioni: affermare i bisogni vitali degli sfruttati in materia di salari, orari, diritti sociali e politici, conquiste delle donne, difesa dell’ambiente estendendo la lotta e l’organizzazione di classe.
Con l’estensione e la globalizzazione delle lotte e dell’organizzazione autonoma di classe potremo accumulare la forza necessaria per resistere, contrattaccare e vincere.
Oggi più che mai vale il grido di battaglia: proletari di tutto il mondo, uniamoci!
Abbiamo da perdere solo le nostre catene.
E un mondo nuovo da guadagnare, senza sfruttamento, senza guerra, senza oppressione!

MANIFESTAZIONE NAZIONALE
MILANO, PIAZZA XXIV MAGGIO – ORE 14
Sindacato Intercategoriale Cobas – Coordinamento Nazionale


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