Nessuno
nella Usb nazionale ha niente da dire!? Nessuno nella sinistra filo
USB ha qualcosa da aggiungere?
Nelle
elezioni per le RSU nello stabilimento ArcelorMittal Italia, la Uilm
si conferma primo sindacato con il 38,17% delle preferenze. Seconda è
la Fim Cisl con il 27,6%, mentre al terzo posto c’è la Fiom Cgil
con il 16,84% dei voti, che ha scavalcato l’Usb (14,85%). Quinta è
la Ugl con il 2,29% (dati ANSA).
Palombella
(UILM): «Dedichiamo
questa vittoria alla città di Taranto.
Comprensibile
soddisfazione per Rocco Palombella, segretario nazionale UILM: «Si
tratta –
ha dichiarato Palombella – di
una vittoria dal sapore diverso, perché è avvenuta in un clima
particolare, dopo tanti anni di amministrazione straordinaria dell’ex
Ilva, con un nuovo gruppo industriale, ArcelorMittal, un riequilibrio
tra le unità lavorative, con circa 3000 lavoratori in cassa
integrazione, con tante incognite da un punto di vista ambientale, ma
anche della prospettiva occupazionale. Prisciano,
segretario aggiunto della Fim Cisl di Taranto – ci
attende un’altra fondamentale sfida: rendere ArcelorMittal Italia
una fabbrica ecosostenibile e competitiva, rendendo al più presto
operativo un nuovo piano ambientale affinché ambiente e lavoro non
litighino più, come purtroppo avviene solo nel nostro Paese che ha
bisogno di soluzioni e non critiche e continue divisioni sempre ad
opera di qualcuno».
Rizzo
(USB): ««Complimenti
e auguri –
conclude Francesco Rizzo – a
tutti i delegati eletti della Fim, Fiom, Uilm ed Ugl,
questi ultimi che con un delegato si affacciano per la prima volta
tra i rappresentanti di stabilimento».
«Immediatamente
dopo lo spoglio –
prosegue la nota – tra
USB e UILM c’è stata anche l’occasione per un breve ma proficuo
confronto, rispettivamente con Francesco Rizzo, il rappresentante
dell’esecutivo nazionale confederale Sergio Bellavita e il
rappresentante nazionale della UILM, Rocco Palombella. Si
porta avanti una posizione unitaria sul tavolo della questione
“lavoratori in AS”, Riteniamo
positivo il dialogo con UILM e la condivisione degli intenti a tutela
dei lavoratori».
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