mercoledì 29 aprile 2015

28 aprile: Milano - gli autoferrotranvieri in sciopero contro l'accordo dei confederali x Expo. Alta adesione

uno sciopero che è stata preceduta da dure contestazioni dei lavoratori


Metro Stop: No al lavoro extra per Expo!
Dalle 8,45 di questa mattina le linee M1, M2, M3 e M5 della metropolitana milanese hanno iniziato a rallentare le loro corse. Tutti i treni in quel momento in circolazione hanno raggiunto i capolinea. Sono gli effetti dello sciopero del trasporto pubblico indetto dalla Confederazione Unitaria di Base (sez. Trasporti) di Milano, sciopero che si protrarrà fino alle 15 di oggi pomeriggio. Possibili riduzioni di corse anche per il servizio pubblico dei mezzi di superficie. Allo sciopero c'è stata un'adesione molto alta, la stessa Atm (Azienda dei Trasporti Milanese) ha dovuto comunicare la sospensione del servizio tramite il proprio canale Twitter: "La linea è gradualmente sospesa su tutte le linee metropolitane". L'effetto si è fatto sentire a cascata su tutta la rete dei trasporti milanese, pubblici e non. Anche per i taxi la situazione si è rivelata subito critica con le auto bianche prese d'assalto: le file più lunghe si sono registrate a Linate e in centro. Lo sciopero è stato indetto dal sindacato di base contro il piano di lavoro extra per Expo firmato da azienda e dalla maggioranza delle sigle sindacali e che prevedeva nuove intensificazioni dei turni senza alcuna compensazione per le mansioni notturne o festive (Expo, tra l'altro si inaugurerà durante il week-end lungo del 1 maggio). Il piano, sottoscritto dalla maggioranza delle rsu in Atm (elette pochi mesi fa), non è stato però condiviso dalla maggioranza dei lavoratori che oggi hanno aderito in quote significativo alla chiamata d'arresto della Cub. "Questa adesione massiccia e il segnale che non si possono fare gli accordi sulla testa dei lavoratori senza consultarli - dice Claudio Signore, della cub trasporti di Milano- ora chiederemo al sindaco un incontro: non può ignorarci". Anche se la mobilitazione di oggi si attesta sul solo livello sindacal-salariale – senza mettere in questione il dispositivo Expo e quello che significa come predazione del territorio, mercificazione della vita e lavoro prestato gratuitamente - l'astensione dal lavoro di oggi funge da buon antipasto alle mobilitazioni dei prossimi giorni. Ci aspettiamo di vedere un selfie di Renzi con le code e gli intasi del traffico, accompagnato dal tweet di rito per il primo grande successo dell'esposizione internazionale. Mentre le prove dei 10 milioni di biglietti venduti restano aleatorie e difficilmente verificabili, le code in città e le serrande abbassate della metro sono un sintomo reale di una mega-macchina che non funziona in tutti i suoi ingranaggi. Con buona pace del premier, di Farinetti e dei loro accoliti.

il comunicato della CUB

 

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