martedì 30 maggio 2017

30 maggio - Una Necessaria precisazione: NELLA LOTTA DIFFICILE DELLA LOGISTICA, SERVE UNITA', MA VERA E CORRETTA



La difficile lotta dei lavoratori della logistica richiede l'unità dei lavoratori nella linea, nelle risposte agli attacchi, nell'azione da portare avanti.
Ciò che è dannoso e contro questa unità, assolutamente vitale, sono le logiche da "medagliette", da approfittatori di una situazione, in cui vi sono anche elementi di difficoltà e confusione tra i lavoratori, con anche una pratica quanto mai deleteria di trattative sottobanco e accaparramento di iscritti.


Questa critica-autocritica, necessità di superamento di questa logica era stato uno degli argomenti dell'assemblea unitaria del sindacalismo di base operante nella logistica fatta il 9 aprile a Milano sull'appello dello Slai Cobas per il sindacato di classe (vedi opuscolo sull'assemblea), in cui nei vari interventi si era detto:
"...la pochezza e la miseria politica, di rubarsi gli iscritti ha impedito una ricomposizione nell'interesse della classe, mentre dove si concentra l'attacco padronale siamo divisi e frastagliati.
Ribaltare quello che c'è stato finora nel sindacalismo di classe antagonista e vedere se ci sono le condizioni per lavoro comune.
"...Siamo d’accordo che anche contro questa parte dell’oppressione borghese bisogna rispondere unendo le forze di chi lotta,
"...ci dovrebbe essere un pò un salto di qualità nel porre la questione, in effetti per unificare le lotte, dovremmo uscire dalle nostre tane.
"...nessuno oggi è autosufficiente... ci sono momenti che la classe dev’essere rimessa insieme e noi non possiamo dimenticarci qual è il nostro obiettivo comune... Tutti dobbiamo fare un passo indietro per poi ricominciare a discutere.
"...non possiamo continuare ad essere frammentari nelle lotte... spesso siamo noi più o meno “vanitosi”: la mia lotta è meglio della tua, ecc…Per diventare più forti è assolutamente necessario unirsi.

30 maggio - da tarantocontro: Vendita ad ArcelorMittal - 2° parte - una prima nota



La scelta di questa cordata sembra basata essenzialmente sui soldi, sul fatto che ArcelorMittal ha messo sul tavolo altri 600 milioni di euro. I 1,8 miliardi complessivi servono subito per appianare in parte il passivo di 3 miliardi al Tribunale fallimentare di Milano. Quindi delle ragioni con cui i commissari spiegano questa scelta: prezzo d'acquisto, impatto ambientale e piano industriale in relazione alla produzione e ai livelli occupazionali, in realtà, da come si capisce dalle altre notizie, quella che ha pesato è la prima.

30 maggio - info da Taranto: Amianto alla Pasquinelli - non devono pagare doppiamente i lavoratori



Ancora una volta gli operai della Pasquinelli hanno trovato amianto, che è nello stato peggiore proprio quando arriva tra i rifiuti, e quindi si sono dovuti fermare, perchè si procedesse alle bonifiche previste dalla legge.
Ma ancora una volta sono gli stessi lavoratori che ne fanno le spese, sia soprattutto mettendo a rischio la propria salute, sia con le ferie forzate, cioè pagando loro, gli operai, che sono le "vittime" di questa cattiva organizzazione del servizio di raccolta e selezione, una parte delle giornate di fermata del nastro.
Quest'ultimo aspetto, tra l'altro viene attuato anche in contrasto con il contratto tra Amiu e cooperativa che prevede comunque in questo caso l'impiego in altre attività dei lavoratori per i due giorni successivi alla fermata, per evitare che perdano giorni di lavoro o di ferie o stipendio; e viene applicato creando discriminazioni tra gli stessi lavoratori, tra coloro che continuano a lavorare come prima pur nei giorni di bonifica e tutti gli altri.
Lo Slai Cobas sc da anni, in vari incontri con la direzione dell'Amiu ha posto la necessità di salvaguardare salute e lavoro degli operai e di nettamente migliorare l'organizzazione del lavoro, sia a monte, nella raccolta dei rifiuti, che sull'impianto Pasquinelli - si tenga conto che l'amianto è solo il rifiuto più pericoloso, ma gli operai ogni giorno si trovano a mettere le mani, a respirare tanti altri rifiuti tossici, di incerta natura (rifiuti ospedalieri, carcasse di animali morti, ecc. ecc.), che non dovrebbero neanche arrivare all'impianto dove si devono selezionare rifiuti già differenziati.

29 maggio - da tarantocontro: La vendita/svendita dell'Ilva - 1° parte


LE INFORMAZIONI STAMPA 


Con la decisione presentata venerdì 26, in cui ArcelorMittal ha messo sul piatto altri 600 milioni, per acquisire l'Ilva, la cordata capeggiata da questa multinazionale franco-indiana, primo produttore d’acciaio del mondo, sembra che sarà quella preferita.

29 maggio - Non c'è tregua per i lavoratori della logistica di Brignano - ma non c'è tregua neanche per i padroni delle cooperative e per le Istituzioni



Sabato 27 maggio un presidio durato per buona parte della giornata, ha bloccato in entrata e uscita i camion, si è concluso solo a fronte di un impegno a convocare un Tavolo in questa settimana. 

29 maggio - SICUREZZA SUL LAVORO: KNOW YOUR RIGHTS! “LETTERE DAL FRONTE” DEL 29/05/17



Marco Spezia
ingegnere e tecnico della salute e della sicurezza sul lavoro
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INDICE
NESSUN LAVORATORE E’ SOLO: DA BRESCIA UN ESEMPIO DI ORGANIZZAZIONE OPERAIA
USB Ospedale Gaslini ospedalegaslini.sanita@usb.it
COMUNICATO STAMPA: LETTERA APERTA ALLA COMMISSIONE SANITA’
NEWSLETTER MEDICINA DEMOCRATICA
Assemblea 29 Giugno assemblea29giugno@gmail.com
MORETTI: LIQUIDATO E... RISARCITO!
9 MILIONI DI BUONUSCITA A MORETTI SONO UN INSULTO

28 maggio - la Formazione Necessaria: GRAMSCI E LE LEZIONI SUL SINDACATO DI CLASSE - 1° parte



Alcuni elementi teorici di base per la comprensione del sindacato di classe e dei compiti dei comunisti nel movimento sindacale.
Le lezioni teoriche, pratiche, l'esperienza viva nelle grandi fabbriche, in particolare nelle fabbriche Fiat di Torino diretta personalmente da Gramsci - una esperienza nuova per il movimento operaio italiano, e non solo - sono valide ieri come oggi. 


Il consiglio operaio della Fiat nel 1921

1) Caratteri oggettivi del sindacato
Il sindacato è la forma che la merce-lavoro assume e sola può assumere in regime capitalista quando si organizza per dominare il mercato... concentrare e di guida le forze operaie in modo da stabilire con la potenza del capitale un equilibrio vantaggioso alla classe operaia...
Il sindacato diventa capace a contrarre patti, ad assumersi impegni: così esso costringe l'imprenditore ad accettare una legalità nei suoi rapporti con l'operaio...”

27 maggio - Kamila Brignano Bergamo - licenziamenti di massa



Le condizioni per i lavoratori nelle cooperative logistiche hanno raggiunto il livello di un vero e proprio allarme sociale.
Si lavora senza regole e sotto il ricatto constante del cambio appalto: un perverso meccanismo che grazie al CCNL permette licenziamenti collettivi.
Ieri mattina con repentino e proditorio comunicato, alle 12.30 la cooperativa New Utility del magazzino Kamila di Brignano ha annunciato la fine del suo appalto e la fine immediata del lavoro per novanta di lavoratori. 
Drammatica coincidenza, questi fatti avvengono proprio mentre il sindacato stava scrivendo al nuovo prefetto per chiedere un incontro per la mancata soluzione alla vertenza kamila, per la mancanza di regole certe e tutele per tutti i lavoratori delle cooperative logistiche.
Già da ieri presidio dalle ore 16.00 in piazza della Libertà a Bergamo e richiesta alla Prefettura per un incontro immediato.

Slai Cobas per il sindacato di classe BG
3407226074